A Roma direbbero che "so' de coccio". I turchi ancora sperano che Osimhen resti al Galatasaray. Ma basta guardare in faccia la realtà per capire che il nigeriano lì non vuole restarci. Gli offrono 14 milioni l'anno, ma lui per adesso scappa dall'argomento.
Non ci vuole un genio per capire che un altro anno là non ci vuole stare.
L'unico motivo per cui non li manda a quel paese è perché, mal che vada tutto, gli conviene comunque tenersi aperta quella porta finché gliela reggono.
Forse non ricordano neppure il motivo per cui è finito al Galatasaray l'estate scorsa. Si è gestito in modo pessimo, tirando la corda con De Laurentiis perché era stato convinto dal suo entourage di tenerlo per le palle (scusate il francesismo), ma poi per si è reso conto che era l'esatto opposto. Ed è finito in Turchia, dove oltre alla maschera da goleador, ha dovuto indossare anche la maschera del tipo felice. Invece masticava amaro e lo ha fatto per mesi. Peggio ancora è stata la sensazione di vedere il suo partner dello Scudetto, Kvara, andare al PSG dov'era destinato pure lui e vincere la Champions.
E chissà come si è sentito quando il Napoli ha rivinto lo Scudetto, ha festeggiato con mezzo milione di tifosi sul lungomare, e poi s'è regalato De Bruyne. Gli devono aver girato un bel po', e forse gli girano ancora.
Non escludiamo che in cuor suo possa pensare di tornare a Dimaro per proporsi di restare in azzurro. Piuttosto che tornare in Turchia o finire in una media squadra inglese, la prospettiva è certamente migliore. Fosse per noi diremmo "no grazie"... Anzi, "No thank you", visto che in 3 anni manco una parola d'italiano ha voluto imparare.