«Cristiano Ronaldo? L'ho visto quando abbiamo giocato a Torino, ma non è che ci sentiamo... Quello che sta facendo alla Juve è ne' più ne' meno quello che ha sempre fatto. E' un top player che fa sempre la differenza».
«Napoli è speciale. Anzitutto a livello di panorami e di clima. Ma poi i napoletani hanno un modo di vivere bellissimo, che malgrado le tante difficoltà vivono con il sorriso, senza mai prendersi sul serio».
«Cori razzisti? Ci sono già delle regole molto precise, bisogna applicarle. A inizio dicembre nella sfida di Bergamo l'ambiente è stato molto positivo, con tanto tifo ma anche molto rispetto. Credo che qualche passo avanti è stato fatto, ma ce ne sono ancora tanti da fare».
«L'Inter? Da piccolo avevo una passione per i colori nerazzurri, che poi crecendo è passata. Sono convinto che tornerà ad essere una delle big del calcio italiano molto presto».
«Cavani? Mi fa strano che si parli di attaccanti quando abbiamo Milik, Mertens, Insigne che hanno fatto tanti gol. Adesso che ha ritrovato continuità Milik sta facendo molto bene. Non è ancora arrivato a certi livelli però è giovane e potrà crescere molto».
«Il viaggio in Europa del Napoli è qualcosa a cui teniamo molto. Non siamo riusciti a fare questo viaggio sul percorso principale, ma ci proveremo in Europa League che comunque è una competizione che negli ultimi anni ha visto vincere squadre come United, Atletico Madrid, Siviglia...»
«Il presidente mi ha chiesto di tenere questa società ad alti livelli, cosa che comunque accadeva già prima che arrivassi io».
«Il canto per festeggiare i trionfi in Europa? Eh, mi piace cantare... Spero di poter cantare "o surdato nnammurato", ma non in un locale durante il ritiro bensì al San Paolo per festeggiare...»