«Tutto questo dimostra che il sistema, inteso come organizzazione, non sa cambiare. Ha preferito punire la vittima piuttosto che il carnefice. Mi vergogno di essere parte di questo sistema, dal quale uscirò molto in fretta se la Figc non adotterà misure drastiche».
Sul calcio giocato. «Per noi questo è un anno di transizione, perché il modo di intendere il calcio di Ancelotti è diverso da quello di Sarri e di Benitez. Vanno programmati ricambi che ringiovaniscano la squadra e che siano funzionali. Gennaio è riparatore e serve per intraprendere ricerche o per bloccare giocatori interessanti in vista del futuro».
Sull'ipotesi Superlega senza Napoli. «Per i risultati del Napoli dell'era De Laurentiis e per numero di tifosi, siamo senza dubbio tra le 4 maggiori realtà calcistiche d'Italia. Chi sarà preposto a prendere certe decisioni farebbe un clamoroso autogol se non tenesse in conto i nostri risultati sportivi ottenuti in quest’ultimo decennio».