Sia chiaro, a Edimburgo non si sono affrontati ne' il vero Napoli, ne' il vero Liverpool. Però c'è di che essere contenti di quanto visto. Soprattutto per quanto riguarda Insigne, vero mattatore della sfida. Lorenzo segna e poi ispira, favorito anche dalle clamorose praterie lasciate da un Liverpool ancora con gli infradito. Bene anche Callejon nel ruolo di centrocampista centrale, così come Verdi che sembra più coinvolto (anche se in partenza).
NAPOLI (4-2-3-1): Meret, Di Lorenzo, Maksimovic, Manolas, Mario Rui, Callejon, Zielinski, Verdi, Mertens, Insigne, Milik. A disp: Idasiak, Gaetano, Younes, Hysaj, Tutino, Chiriches, Karnezis, Luperto, Ghoulam. Allenatore: Carlo Ancelotti.
LIVERPOOL (4-3-3): Mignolet, Alexander-Arnold, Matip, Van Dijk, Robertson, Fabinho, Henderson, Milner, Wijnaldum, Oxlade-Chamberlain, Origi. A disposizione: Lonergan, Lovren, Gomez, Lallana, Brewster, Lewis, Hoever, Duncan, Wilson, Elliott, Van den Berg. Allenatore: Jurgen Klopp.
L'attacco dei Reds senza Salah, Mané e Firmino fa meno paura, così il Napoli non fa alcuna fatica a contenere gli inglesi, anche se dopo 4 minuti un erroraccio di Milik spiana il terreno per la ripartenza dei Reds, conclusa da Origi con un sinistro di pochissimo a lato.
Nel complesso però, il Napoli fa una impressione decisamente migliore. Più ordinato ma soprattutto più ficcante quando riparte.
Al 10' Verdi con un tiro a giro chiama Mignolet all'intervento; un minuto dopo è una punizione di Insigne a costringere il portiere a tuffarsi nell'angolino.
Ma al 18' ecco la gemma azzurra: Insigne viene lanciato da Mertens in campo aperto, arriva al limite e con un tiro a giro infilza Mignolet nell'angolino lontano. Magia, 0-1.
Agli azzurri invece, basta essere feroci il giusto per colpire ancora. Al 28' recupero palla, lancio verso Insigne che si infila sulla sinistra, crossa basso in mezzo dove Milik in scivolata segna un gran gol, 0-2.
Nel primo tempo il Liverpool solo una volta combina qualcosa di buono, ma la rete che segna Wijnaldum al 44' è viziata da un evidentissimo offside e quindi viene annullata.
Dopo l'intervallo si presenta in campo un Napoli diverso. Ghoulam e Chiriches entrano in difesa per Mario Rui e Manolas, Younes rileva Mertens in attacco.
In avvio di ripresa Fabinho impegna Meret (47'), ma è un fuoco di paglia perché ancora una volta il Napoli quando riparte fa malissimo. Insigne (scatenato) viene innescato sulla sinistra, impegna a giro Mignolet le sulla carambola la palla arriva a Younes che deve solo spingere dentro, 0-3.
Al 56' Mingolet deve salvare di istinto sul tocco ravvicinato di Milik, ancora una volta ispirato da Insigne.
La partita finisce qui, perché dopo comincia una girandola di cambi che stravolge tutto quello che c'è in campo. Nel Napoli entrano Luperto per Maksimovic, Gaetano per Verdi (Callejon torna a fare l'esterno), Hysaj per Di Lorenzo. Al 74' entra anche Tutino per Milik.
Cosa curiosa: fino all'89' l'uomo più pericoloso del Liverpool è... Hysaj, che su un cross mette la gamba e da 3 metri costringe Meret a un volo in controtempo per respingere.
Il portiere azzurro però al 90' è ancor più fenomenale sulla botta da fuori di Wilson che era destinata nell'angolino basso, Meret si allunga e devia in angolo.