Di Lorenzo 6.5: Qualche errore qui e là, ma si conferma un gran "tuttofensore": dove lo metti, fa bene.
Manolas 6.5: Reduce da un problema fisico, dimostra che il richiamo della Champions lo fa ruggire. al punto da compiere un'entrata "al limite" nella ripresa.
Koulibaly 6.5: Torna a casa e Hrosovsky gli nega lo 0-1 sulla linea. Sul finire di primo tempo, lui e Meret in tandem disinnescano un'offensiva pericolosissima di Berge.
Mario Rui 6: La sua partita dura mezz'ora senza infamia e senza lode.
Allan 5.5: Un erroraccio da matita rossa sul finire del primo tempo, altri (meno gravi) sparsi qui e là durante il match. Si danna l'anima, e questo va comunque sottolineato.
Elmas 5.5: Molto arruffone, come regista. A volte deve rallentare e ragionare.
Fabian 5.5: Per un tempo sta a sinistra dove non si trova per nulla bene. Spostato al centro cresce, senza però accendere mai la luce. Al 77' rischia il rosso dopo un pallone perso.
Lozano 5: Non vogliamo infierire perché ha diverse attenuanti. La più importante è il ruolo, che non sembra essergli cucito addosso. Con Mertens in campo almeno si vede di più. Il tiraccio svirgolato al 52' è l'emblema del suo momento.
Milik 4: Sfortunato sui primi due tiri al 15' (quando centra una traversa), ma poi si divora due gol da pochi passi.
Malcuit 6: Gettato nella mischia all'improvviso e sulla sinistra, va in affanno. Nella ripresa viene spostato sulla sua fascia e migliora molto.
Mertens 6: Con lui in campo, almeno attacchiamo. Cerca sempre Llorente.
Llorente sv
ALLENATORE
Ancelotti 5: Tenere fuori Insigne ci può anche stare, nella logica del "gioca chi sta meglio". Però a quel punto diventa incoerente puntare sulla coppia iniziale Lozano-Milik, ovvero la peggio assortita del momento. Questa scelta si rivela dannosa per tutta la squadra, perché crea problemi anche a chi deve costruire per loro. Anche l'insistenza su Fabian esterno sinistro non convince.
Ha detto che dopo il Brescia non ha fatto strigliate. Dopo l'ennesima gara giocata solo per un tempo, magari bisognerà cominciare a farlo...
di Stefano Mastronardi