Il presidente azzurro Aurelio De Laurentiis ha parlato a Radio Kiss Kiss. «Litigi con Ancelotti? Non si può litigare con lui, sta nel mio cuore e nel mio cervello e l'ho scelto per fare un lungo percorso. Ha un contratto di tre anni e spero di poter prolungare questo rapporto: è intelligente ed educato come pochi, si ragiona sempre in maniera costruttiva».
Su Insigne. «Il problema è che a Napoli è sempre stato l'eterno incompreso ed insoddisfatto. Raiola già a maggio gli ha fatto capire che lui deve assolutamente rendere e darsi da fare qui a Napoli perché è il suo territorio. Mi auguro che questa seconda venuta di Mino Raiola abbia chiarito i rapporti che questo grande giocatore deve avere verso lo spogliatoio, la squadra, i tifosi e l'allenatore».
Su Lozano. «Quando c'è un nuovo giocatore, tifosi e giornalisti lo aspettano al varco e se lo si può criticare lo si fa. E' un gioco al massacro. Bisogna dare il tempo all'allenatore di sperimentare. Ci stanno giornate sì e giornate no, sono tante le componenti che possono condizionare il rendimento. I giocatori non sono macchine».
Su Mertens. «Mi ha dato l'impressione di essere un uomo estremamente intelligente. Quando parli con lui non ti annoi e non pensi mai ad altro, lo ascolti attentamente. E' in gamba. Bisogna capire cosa vorrà fare, io lo rispetto moltissimo. La strada è lunga, chi resta lo deve fare perché è convinto di amare questa bandiera. E' una grande responsabilità come una bellissima donna che non puoi tradire».
«Ultima di campionato il 24 maggio? E' il mio compleanno, speriamo in un bel regalo. Secondo me, come in passato, questo è un Napoli che ha attributi ed una grande personalità. Ci sono i momenti sì ed i momenti no, capitano. Vorrò rifare questa intervista a metà dicembre, lì si potrà fare un primo bilancio».