Hysaj 6: Tenuto conto dei limiti che ha, fa la sua parte senza pecche gravi. La fascia sinistra era stata devastata per mezzz'ora, con lui torna ad essere più sicura.
Manolas 5.5: Fermo quando Castrovilli si infila e tira da due passi dopo pochi minuti. I gol presi non sono colpa sua, ma quando attacca la Fiorentina sono dolori.
Di Lorenzo 4: Sonnecchia su Chiesa in occasione dello 0-1. Parte centrale, poi va a sinistra, poi a destra. Gli viene il mal di testa.
Luperto 3: Gattuso lo manda a suicidarsi e viene triturato per mezz'ora. Nella ripresa è molle su Vlaovic che raddoppia.
Fabian Ruiz 3: Perfetto l'invio che Callejon sciupa. Per il resto è buio pesto.
Zielinski 3: Deludentissimo. Sullo 0-1 non segue Chiesa, lasciando Luperto in mezzo a due avversari. Se in fase difensiva latita, non va meglio in quella offensiva.
Callejon 4.5: Solito fumo senza arrosto: perfetto nello scegliere i tempi dei tagli, ma poi non concretizza. Al 35' si divora il pareggio, spedendo fuori di testa su invito perfetto di Fabian Ruiz. Al 56' si ripete, calciando addosso a Dragoswki da solo. Un attaccante deve segnare, senno' non serve a una mazza.
Milik 4.5: Gli danno mezza palla e per poco non batte Dragovski. Poi è spettatore.
Insigne 4: Sfortunato in occasione del palo colpito a inizio ripresa. Ma dà sui nervi quando si incaponisce a infilarne 3... e ci sbatte contro. Però se lo schema è "palla a Insigne che deve inventare", lo si costringe a fare certe cose.
Demme 5: Ferma una ripartenza con malizia, spendendo il giallo. La cosa più saggia della sua partita.
Lozano 5: Solito arruffone, ma almeno ci prova.
Llorente sv Pennellone inutile. Entra e gira di testa di poco a lato.
ALLENATORE
Gattuso 3: Mettendo Luperto contro Chiesa, commette una mossa suicida e si consegna a Iachini. Non si capisce poi perché dopo un primo tempo così pessimo non cambi nulla. Quando cambia passa al 4-4-2 che aveva ripudiato apertamente in conferenza il giorno della presentazione. Toglie Allan che era l'unico che correva a centrocampo, e si becca pure il vaffanculo del giocatore.
di Stefano Mastronardi