«Sfidare il Napoli non mi interessa, sono concentrato su di noi e spero con la giusta determinazione che mi sembra di avere. Il sentimento prevalente è quello di aiutare i ragazzi a vincere un trofeo, di vincere per la società e per i tifosi. Non ho retropensieri su avversari o altre cose. Sono proiettato su di noi».
«Sarà una sfida particolare e difficilissima, anche perché dal punto di vista fisico è dura da interpretare. Ma fa parte dell’anormalità della gare di un intero periodo. Non so che Napoli aspettarmi, perché con l'Inter prima volevano andarli a prendere alti, poi invece hanno cercato di aspettarli bassi. Loro sono difficili da affrontare perché sono solidi quando si chiudono e veloci quando ripartono. Sanno esprimersi su alti livelli in certe partite».
Su Mertens. «E' un grande giocatore e aveva l'obiettivo di fare il record di gol. Lui e Hamsik sono la storia del Napoli, Dries è stato bravo ad adattarsi, reinventarsi ed è esploso definitivamente».
Su Gattuso. «Mi piace molto, è un ragazzo schietto che ti parla in modo diretto. Non sono sorpreso, aveva fatto molto bene anche al Milan».
Questione tattiche. «Dybala punta? Le posizioni che ci diamo sono per lo più dal punto di vista difensivo, offensivamente i ragazzi sono liberi. In questo momento non avendo una prima punta non possiamo interpretare il ruolo da attaccante centrale tipico. Stiamo provando sia Ronaldo che Dybala, domani vedremo ma non è detto che il modo in cui partiamo sarà lo stesso con cui finiamo».
Su Higuain. «Non credo possa recuperare, anche ieri ha lavorato ancora in modo differenziato. Ramsey è rientrato ma deve essere valutato, non so se potrà giocare qualche minuto».