Il Napoli è la squadra peggiore da affrontare?
"Direi sì, dobbiamo scendere dal cavallo e andare a combattere. Ed è un piacere se mi paragonate a Gattuso: la grinta e la voglia di non mollare mai ci accomunano".
Come si ferma il Napoli?
"Ci sono più partite nella stessa partita, può cambiare tutto. Certe squadre non vanno solo attaccate ma anche contenute, fa parte del gioco. Dobbiamo fare il nostro gioco e rispettare l'avversario, dovremo avere tanto equilibrio".
"Ci vuole palleggio e corsa, oltre al riposizionamento. Gli obiettivi sono differenti, ma vorrei rispondere colpo su colpo al Napoli".
Solo due volte avete segnato prima dell'avversaria...
"Rigiro la domanda: quanto è importante dimostrare di reagire? I ragazzi stanno dimostrando carattere, gli eventi non devono caratterizzare il nostro umore. Vogliamo combattere fino alla fine, ci può stare che inizialmente si prenda gol. Creare i presupposti e crederci diventa determinante".
Come mai avete subito tante ripartenze?
"Quando pressi, rimani uno contro uno. Non ci interessa l'altezza di campo, ma il fatto di credere in quello che facciamo. E dobbiamo ancora migliorare per trovare il giusto equilibrio: ci lavoriamo, ma voglio una squadra coraggiosa".