Con la decisione di eliminare questa regola, i pareggi in cui le due squadre segnano lo stesso numero di goal nelle due gambe non verrebbero decisi sul numero di goal segnati in trasferta, ma si giocherebbero due tempi supplementari di 15 minuti. Nel caso in cui le squadre segnino lo stesso numero di gol o nessun gol durante questo tempo supplementare, i calci di rigore determinerebbero la squadra che si qualifica alla fase successiva della competizione.
Il presidente UEFA Aleksander Ceferin ha dichiarato: «La regola dei gol in trasferta è stata una parte intrinseca delle competizioni UEFA da quando è stata introdotta nel 1965. Tuttavia, la questione della sua abolizione è stata dibattuta in vari incontri negli ultimi anni. Nonostante non ci sia stata unanimità di opinioni, molti allenatori, tifosi e altri attori del calcio hanno messo in dubbio la sua correttezza e hanno espresso una preferenza per l’abolizione della norma.
L’impatto della regola ora va contro il suo scopo originale in quanto, di fatto, dissuade le squadre di casa – specialmente nell’andata – dall’attaccare, perché temono di concedere un gol che darebbe agli avversari un vantaggio cruciale. Si critica anche l’ingiustizia, soprattutto nei tempi supplementari, di obbligare la squadra di casa a segnare due volte quando ha segnato la squadra in trasferta.
È giusto dire che il vantaggio in casa oggi non è più così significativo come una volta. Prendendo in considerazione la coerenza in tutta Europa in termini di stili di gioco e molti fattori diversi che hanno portato a un calo del vantaggio casalingo, il Comitato Esecutivo UEFA ha preso la decisione corretta nell’adottare l’opinione che non sia più appropriato per un gol in trasferta portare più peso di uno segnato in casa».