Di Lorenzo 6.5: Molto attento in difesa, dove rimane assai bloccato. Diversi errorini in appoggio nel primo tempo, ma partita buona.
Rrahmani 6.5: Buon primo tempo, soprattutto è tempestivo ad andare su Caputo dopo una respinta a palombella di Ospina. Viene messo ko da una pallonata in faccia.
Koulibaly 6.5: Tante chiusure e interventi in anticipo. Come succede spesso, si concede anche diverse sortite offensive perché ormai ci ha preso gusto.
Mario Rui 7: Altra buonissima prova dopo quella di Udine, e nel finale sfiora anche il gol.
Fabian 7.5: Solo il pensiero di tirarla in quel modo è da fuoriclasse, segnare pure... Nel secondo tempo si propone di meno e fa girare palla. Degna di nota la chiusura nella nostra area all'89', sullo 0-4.
Zielinski 6.5: Comincia sottotono e al 19' si perde Yoshida in area. Sul finale di primo tempo comincia a crescere e si leva anche lo sfizio del gol.
Lozano 7: Entra lentamente in partita, ma poi si guadagna il giallo di Damsgaard e propizia lo 0-2. In avvio di ripresa fa l'assist per lo 0-3 e lo 0-4. dopo aver mandato in gol gli altri, sul finale ci prova in prima persona.
Osimhen 7.5: Dopo 6 minuti spara addosso ad Audero; attenuante: tirare quando sei a una velocità disumana non è facile. Poco dopo si rifà segnando due volte (una annullata). Poi va ancora a segno in avvio di ripresa. Se ne divora un altro al 65'. Solo per i due errori non gli diamo otto.
Insigne 7.5: Imbecca Osimhen dopo 6 minuti, poi lo rifà al 9'. Audero gli nega il gol, e lui manda a segno anche Fabian. Entra anche nello 0-3. Se Osimhen non ne sbagliasse due, finirebbe la partita con 4 assist.
Manolas 6: Entra per andarci senza fronzoli, senza rischi.
Elmas 6: Entra a gara decisa e in discesa. Fa la sua parte, anche se quel regalo al 90 anche sullo 0-4 non va fatto.
Politano 6: Qualche spunto senza incidere.
Petagna sv:
Ounas sv:
ALLENATORE
Spalletti 7.5: Adotta una strategia efficacissima che produce il massimo dei frutti sfruttando le debolezze (praterie) altrui. Nel secondo tempo conferma quanto è entrato nella testa dei giocatori, perché il Napoli più segna, più gioca ancora.
di Stefano Mastronardi