"Tornare a Napoli è sempre bello, ho vissuto 4 anni memorabili e so che mi stimano. Quel tempo passato là è stato memorabile, però adesso la mia testa è solo al Cagliari. Ora penso solo a dare più input possibili ai miei giocatori e a risolvere i tanti problemi che abbiamo. La sosta mi darà più tempo per inculcare ai ragazzi non impegnati nelle Nazionali le mie idee. Voglio dare certezze e un’identità precisa".
Questione fisica. "L'incognita di domani è vedere le gambe dei ragazzi come reagiranno alla terza partita in una settimana. Vorrei capire chi avrà la brillantezza nelle gambe come quella avuta contro la Lazio: in quella partita hanno dato tutto, e si è pagato con l'Empoli. L'unica vera incognita è la tenuta fisica".
"Pavoletti o Keita? Possono essere importanti entrambi. Uno per farci salire e uno per attaccare nella profondità . Non parliamo troppo di tattica, non voglio dare vantaggi. Domani vedrete la formazione, come sempre la sceglierò in base a chi mi darà la possibilità di fare meglio e soffrire meno. Ogni squadra deve fare il possibile per far giocare male l'avversario, ma se non dai loro coraggio allora sei bravo e riesci a gestire meglio la gara".