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SPALLETTI si immola per la squadra: «Colpa mia. Se vedo un finale così sono io il responsabile»

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Il tecnico azzurro Luciano Spalletti ha parlato dopo la sconfitta incredibile di Empoli.
"Lo Scudetto eravamo già messi male prima, adesso pure l'aritmetica non ci sostiene più. Peccato perchè c'eravamo guadagnati con tanto lavoro questa occasione".

"Sorprende questo finale, anche perché non se ne vedono molte di cose del genere. A volte succede nel calcio di avere un calo durante la partita, e l'avversario che dopo un episodio cambia tutto dal punto di vista mentale. Se non hai una struttura mentale forte o un carattere forte corri il rischio di fare una fine così. Abbiamo sempre detto di non essere capaci di fare battaglia, che se non riusciamo a gestire la palla andiamo in difficoltà. Siamo andati in difficoltà, ma già prima dell'1-2 avevamo abbassato la qualità del nostro gioco. Ma questa una responsabilità mia".

Il futuro? "Il futuro è adesso. Domani do un giorno di riposo alla squadra, stasera avrei dovuto dormire a casa dalla mia mamma ma è chiaro che torno con la squadra perché in questi casi si deve fare così".

Assunzione di colpe. "Ho sempre tenuto il gas a manetta, ho sempre pigiato sul fatto che potevamo lottare per lo Scudetto. Poi se vedo una partita così, è segno che ho sbagliato qualcosa nel mio lavoro, perché non è possibile vedere un divario tra il Napoli dei primi 80 minuti e quello visto in 8 minuti che ci sono costati 3 gol. Non ci può essere un divario così".

Sulle formazioni. "Ho tolto Mertens e Insigne perché la partita aveva preso una china in cui perdevamo palla e non sapevamo gestirla, per cui con un centrocampista in più volevamo ristabilire certi equilibri. Nel periodo delle nove vittorie giocavano tanti di quelli che abbiamo visto oggi nel finale. Oggi mi parlate di Mertens e Zielinski, qualche tempo fa mi chiedevate di tenere fuori Insigne. Se entra Politano, entra uno che ha contribuito a vincere tante partite. Chi ha giocato anche oggi, ha sempre dimostrato le sue qualità. Io sono d'accordo che Mertens merita di giocare, però è anche vero che pur senza Mertens qualche partita l'abbiamo vinta. Detto questo, io sto con Mertens, lo reputo un grande calciatore e al presidente ho detto che è un giocatore da tenere. Vi ho dato ragione, l'ho fatto giocare poco ma i risultati li abbiamo fatti lo stesso".

Demme poteva entrare? "Sì, c'era anche Tuanzebe. Potevano essere fatte delle cose diverse, i cambi quando finisce così si sbagliano sempre. Quando non c'è risultato, comportamento corretto per quello che si è scelto di fare, è chiaro che i cambi sono fatti male. Ogni volta che si perde, tutti quei cambi che sono stati fatti sono sbagliati.".

Sull'atteggiamento. "Se è quello che abbiamo visto, sono io che devo correggerlo e non chi viene da fuori e che non ha contatto, oppure il giornalista che mi chiede di far giocare uno o l'altro".


RISULTATI
23.05
Como
Inter
0 - 2
23.05
NAPOLI
Cagliari
2 - 0
24.05
Milan
Monza
2 - 0
24.05
Bologna
Genoa
1 - 3
25.05
Lazio
Lecce
0 - 1
25.05
Empoli
Verona
1 - 2
25.05
Udinese
Fiorentina
2 - 3
25.05
Atalanta
Parma
2 - 3
25.05
Venezia
Juventus
2 - 3
25.05
Torino
Roma
0 - 2
CLASSIFICA
1
NAPOLI
82
2
Inter
81
3
Atalanta
74
4
Juventus
70
5
Roma
69
6
Fiorentina
65
7
Lazio
65
8
Milan
63
9
Bologna
62
10
Como
49
11
Udinese
45
12
Torino
44
13
Genoa
41
14
Verona
37
15
Parma
36
16
Cagliari
36
17
Lecce
34
18
Empoli
31
19
Venezia
29
20
Monza
18
PROSSIMO TURNO