"Come la Ferrari a Imola, ci siamo basati sull'ottimo inizio e poi siamo caduti tra Covid, Coppa d'Africa e altre limitazioni che hanno complicato il lavoro di tutti. E poi bisogna considerare che non giochi da solo, ci sono almeno 10-12 squadre che si sono, rispetto agli anni scorsi, rafforzate".
Problema psicologico della squadra? "Sono tutte cazzate. Di certo il fattore psicologico è importante, ma non posso pensare che ci possa essere una mosca tsé tsé che improvvisamente crei un problema a 25-30 giocatori di altissimo livello, mi sembra assurdo. C'è qualcuno che fa il lavativo? Ho visto dei ragazzi perfetti. Impegnati, che facevano torello, palestra, partitina. Nulla da obiettare".
"Spalletti? L'ho scelto io, ma a gennaio del 2021. Andai a Milano di nascosto a casa sua e gli feci firmare il biennale più un'opzione per il terzo anno a mio favore, che non voleva sottoscrivere. Poi l'ho convinto, facciamo un secolo e mezzo in due. Poi, se a un certo punto, non ti va più di stare a Napoli perchè sei lontano da tua moglie e tua figlia, o non condividi la proprietà o lo stare a Napoli, vieni da me, siamo uomini di 73 anni e 62 anni, mi dai la mano e non succede nulla".
Su Ancelotti. "E' un fuoriclasse che ha avuto solo la sfortuna di non essere simpatico ai tifosi napoletani. Non ha avuto la furbizia di rendersi tale e non è stato visto come "uno dei nostri" dalle curve. Se un allenatore prende la squadra per mano e va sotto la curva e alza le mani sotto di loro insieme ai calciatori, tutti dicono che è allenatore straordinario. Se uno non ha bisogno di tutto questo, magari ha vinto tutto, è chiaro che non avendo questa furbizia, risulta meno allineato o allineabile".
Sui tifosi. " Il tifoso napoletano o in genere va rispettato perchè ha sempre ragione anche quando ha torto. Vuole sempre vincere ed è giusto così. Allo stadio, dopo una settimana di difficoltà , o in uno stadio virtuale, si vuole sfogare e divertire. In quel momento sono tutti insieme in una causa comune. Sono per i giovani."
Sui giovani. "Sono per i giovani. Sento sempre dire che devono andare in C per farsi le ossa, allora dico cavolo o lo vendiamo o lo facciamo giocare con noi. Non devo aspettare 28 anni per farlo giocare con noi. Io devo sapere se idoneo o meno al gioco del nostro allenatore."
Sul Bari. "Popolo straordinario ma se ne occupa Luigi mio figlio. C'è un regolamento della Federcalcio ma non sono d'accordo. La UEFA permette ad un figlio e ad un padre di avere due club che partecipano alle coppe europee. Se continuerà ad esistere questa autoritaria di Gravina e noi non riuscissimo a vincere i ricorsi in atto, ce ne faremno una ragione e sarà venduta. Cercheremo di portarlo in serie A, perchè ha un milione e duecentomila tifosi. E' l'ottava squadra italiana per tifosi".