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KVARATSKHELIA: «Spalletti un maestro, non vedo l'ora di giocare la Champions. L'italiano? Prima il dialetto napoletano»

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Khvicha Kvaratskhelia ha rilasciato una lunga intervista a Il Mattino, dal ritiro degli azzurri a Castel di Sangro.

Essere a Napoli. «È una sensazione bellissima. I compagni mi hanno accolto alla grande. Tutti mi vogliono bene. In poche settimane mi hanno fatto sentire a casa, mi hanno accolto come se fossi una famiglia. È una cosa eccezionale».

Spalletti. «Si sta dimostrando un grandissimo maestro. Mi insegna ogni giorno qualcosa di nuovo ed è bello vedere che lo fa con tutti. In questo periodo di ritiro abbiamo poco tempo a disposizione per preparare la stagione e lui sta facendo di tutto per trasmetterci le sue idee alla perfezione».

Con il tecnico che lingua si parla? «Qualche parola in russo me la dice, ma poi preferiamo sempre comunicare in inglese per essere più diretto.
A me hanno detto di imparare prima il napoletano e poi l'italiano. Ho imparato solo qualche parola, ma in squadra ho ottimi insegnanti che mi possono dare una bella mano. In compenso ho già imparato a conoscere la cucina: pizza, mozzarella e il caffé di Tommaso... sono insostituibili».

La Champions. «E' il mio primo sogno legato al calcio, praticamente da quando ho iniziato a giocare sogno una partita in questa competizione così prestigiosa. Peraltro a Napoli l'atmosfera è ancora più coinvolgente e infatti non vedo l'ora di scendere in campo in quelle partite».

Posizione preferita. «Esterno sinistro, ma sono a disposizione del Napoli: mi adatto a giocare un po' ovunque. Mi piace tirare i calci piazzati ma ho visto che nel Napoli ci sono anche altri ottimi tiratori, spetterà all'allenatore decidere. Se lo chiedesse a me sarei molto felice».

A 21 anni come si vive così lontano da casa? «Ahimé, ho imparato molto presto a vivere lontano dalla mia famiglia perché a 17 anni ero già in Russia alla Lokomotiv. So che questo fa parte del mio lavoro e sarà così fino a quando sarò un calciatore».

La guerra. «A Kazan sono stato due anni e soprattutto nell'ultimo periodo stavo alla grande. Poi però è scoppiata la guerra e ho capito che dovevo fare ritorno a casa. Non avevo paura della guerra, ma sentivo il bisogno di tornare nella mia terra, in uno stato più sicuro. In Georgia il calcio è vissuto in maniera molto passionale: nell'ultima gara che ho giocato con la nazionale i tifosi si sono spostati da una parte all'altra dello stadio all'intervallo per potermi vedere da vicino: è stato incredibile».

A Napoli ha già deciso dove vivere? «Non ho ancora, ma soprattutto all'inizio vorrei prendere casa vicino al centro sportivo così da essere concentrato al massimo sul lavoro».


RISULTATI
02.05
Lecce
NAPOLI
-
02.05
Torino
Venezia
1 - 1
02.05
Inter
Verona
-
04.05
Genoa
Milan
-
04.05
Cagliari
Udinese
-
04.05
Empoli
Lazio
-
04.05
Roma
Fiorentina
-
04.05
Monza
Atalanta
-
04.05
Bologna
Juventus
-
04.05
Parma
Como
-
CLASSIFICA
1
NAPOLI
74
2
Inter
71
3
Atalanta
65
4
Juventus
62
5
Bologna
61
6
Roma
60
7
Lazio
60
8
Fiorentina
59
9
Milan
54
10
Torino
44
11
Como
42
12
Udinese
42
13
Genoa
37
14
Cagliari
33
15
Parma
32
16
Verona
32
17
Lecce
27
18
Venezia
26
19
Empoli
25
20
Monza
15
PROSSIMO TURNO
11.05
Lazio
Juventus
11.05
Milan
Bologna
11.05
Como
Cagliari
11.05
NAPOLI
Genoa
11.05
Empoli
Parma
11.05
Venezia
Fiorentina
11.05
Atalanta
Roma
11.05
Verona
Lecce
11.05
Udinese
Monza
11.05
Torino
Inter