Il punto è esclusivamente economico. Più la Juve va avanti, più si rimpicciolisce l'assegno che il club di De Laurentiis riceverà a fine stagione per la partecipazione alla Champions.
Il Napoli s'è fermato a 8. La Juve staserà giocherà la decima partita. E allora facciamo due conti.
Se la Juve fosse eliminata subito, Napoli e bianconeri avrebbero complessivamente giocato 18 partite (10 e 8). La cifra da incassare verrebbe divisa in parti quasi eque: 27,75 milioni al club degli Agnelli, 22,25 milioni al Napoli.
Se la Juve passerà il turno, come minimo farà altre due partite.
A quel punto Napoli e bianconeri avrebbero complessivamente giocato 20 partite (12 e 8) e il divario nel market pool comincerebbe ad essere più netto: 30 milioni al club degli Agnelli, 20 milioni al Napoli.
E se poi la Juve dovesse giungere in finale, il divario si amplierebbe un altro po': Juve 31, Napoli 19.
In pratica ogni partita che la Juve gioca, toglie soldi al Napoli.
Rispetto alla situazione attuale quindi, una Juve che arriva in finale toglierebbe al Napoli 3,25 milioni di euro. Poca roba? Mica tanto, se consideriamo che basterebbero quasi da soli a pagare lo stipendio di Dries Mertens (dopo averglielo pure aumentato) per un altro anno.