"C'è soddisfazione nello spogliatoio, l'abbiamo vinta come pensavamo di poterla vincere. La squadra doveva sfruttare le poche occasioni che la Roma avrebbe concesso, per farlo c'era da stare attenti a non cadere nelle trappole che ci avevano preparato. La Roma gioca velocemente sulle punte, si aprono degli spazi che diventa difficile andare a ricomporre avendo tutti in giro per il campo. Le abbiamo evitate tutte, ed abbiamo vinto nella maniera in cui pensavamo di vincerla".
"Mourinho ha detto che il Napoli non ha meritato? Non lo so, ma non voglio andare sulle parole di Mourinho. E' stata una partita piena di trappole e la mia squadra l'ha interpretata benissimo, pur sbagliando qualche costruzione facile o fasi di possesso. La squadra è andata a cercare di scavare situazioni che ci potessero portare vantaggi senza essere disordinati. Abbiamo creato quelle 2-3 occasioni da gol dove poi abbiamo costruito la vittoria, senza mai concedere i punti forti della Roma. Siamo stati bravi a fare anche un qualcosa di differente rispetto al solito, per questo i ragazzi meritano gli applausi".
La difesa: "Kim è una roba micidiale. Quando c'è il pericolo ha frequenza di gambe e si mette in moto. E' esecutivo e guarda sempre il compagno per dargli una mano, ha questa supremazia di gambe che è qualcosa di micidiale. Oggi lui e Jesus sono stati maestosi. Complessivamente mi sembra una partita vinta meritatamente, la squadra ha saputo interpretare la partita che sarebbe venuta fuori: ha saputo sfruttare quei pochi episodi che la Roma ci ha concesso"
Meglio dell'ano scorso. "Numericamente abbiamo la stessa rosa dell'anno scorso, ma abbiamo qualche ruolo senza il doppio. Tutte le rose delle altre, il Milan o l'Inter, hanno rose simili numericamente. Questa sera avevamo bisogno di uno un po' più fisico a centrocampo, la Roma è più grossa di noi in questa caratteristica. Io però ho una squadra che gioca a pallone, che vuole mantenere la sfera e questa sera ne ha persa qualcuna di troppo per merito dei giallorossi".
"Tra l'episodio sul palco di Dimaro e oggi c'è tutto il lavoro di settimane fatto in campo, stando attenti a far crescere la squadra mettendola in grado di farle esprimere le proprie qualità . Ci sono tante persone che vengono a lavorare dalla mattina alla sera, voglio sempre ricordarlo".
Cambi. "Sono stato tentato di mettere Raspadori, ma poi ho lasciato la squadra tatticamente così com'era. Probabilmente anche stasera la concentrazione della panchina, come hanno seguito l'andamento della partita, li ha aiutati a saperla interpretare quando sono entrati in campo. In questo momento abbiamo una squadra molto coinvolta anche su quello che è la bravura del compagno: oltre che a pensare alle proprie qualità , c'è disponibilità a vedere quelle del compagno e ad usarle. C'è una compattezza che ha un valore importante, se riusciremo a mantenerla ci darà ancora dei vantaggi. "
Napoli squadra da battere? £Fa un po' più effetto... ma il segnale che diamo è quello di aver vinto undici partite e la prossima sarà molto più difficile, per ciò che si porta dietro. Involontariamente le nostre vittorie rafforzano l'attenzione del prossimo avversario a non voler fare brutte figure: dovremo metterci qualcosa in più sopra, mantenere la testa lucida nelle tante partite che ancora dobbiamo giocare. Abbiamo perso qualche pallone banale e dovuto fare corse a perdifiato fino all'area di rigore. Meglio evitare di perderle, c'è da lavorare con forza, serietà e ricerca della completezza"
"Un titolo per la stagione finora del Napoli? I titoli non si vincono dopo undici partite, si vincono a giugno quando finisce il campionato. Il titolo è mantenere i piedi per terra, zero presunzione, zero atteggiamenti da fenomeni. Si va, si mangia il panino in treno e domattina c'è allenamento. Mercoledì ci sarà il Maradona pieno, non possiamo farci trovare che lucidi come un giradischi vecchio"
Cosa ho nelle tasche? "Sogni? Ho il cellulare, una penna ed un foglietto con scritte due cose... (ride, ndr)"