"Per me è un grande onore giocare nella squadra in cui ha militato Diego Armando Maradona. Il mio desiderio è conquistare lo scudetto con il Napoli perché voglio vedere la gioia sui volti dei tifosi napoletani e perché non vedo l’ora di assistere ai festeggiamenti. Sarà una grande emozione. Mi hanno raccontato del tripudio del 1987 e del 1990 e sono curioso di scoprire cosa sono in grado di organizzare i napoletani!".
Su Spalletti aggiunge: "Spalletti mi ha chiesto di essere ‘esplosivo’, di trasformarmi in una specie di dinamite nelle difese avversarie. Insieme abbiamo analizzato a fondo la velocità della mia corsa, i tempi di reazione agli assist e le distanze ideali che devo mantenere dai difensori. Sono cinque metri che io posso coprire più velocemente rispetto agli altri ed è quella la distanza a cui mi devo attenere. In questo modo, abbiamo sviluppato un modello di attacco più veloce e aggressivo che mi permette di andare direttamente verso la porta o liberare i compagni in fase di pressione o, ancora, servire Kvaratskhelia, ad esempio".