Di Lorenzo 7,5: Un gol da bomber di razza e un paio di chiusure provvidenziali sono gli apici della sua partita, che è stata enorme.
Rrahmani 6: Serata di grande impegno, visto che tocca 130 palloni. In difesa non sbaglia.
Minjae 6,5: In avvio contrasta Umtiti a pochi passi da Meret, poco dopo serve il cross del vantaggio azzurro. Sul gol leccese viene bruciato di testa. Gara di sostanza.
Mario Rui 6: Dal sui piede parte il cross che deicde la partita. Gioca disinvolto, con qualche sprazzo interessante avanti e qualche errore (colpa del fisico) dietro.
Lobotka 6: Ingabbiato all'inizio, piano piano viene fuori. Preziosissimo nel chiudere le linee di passaggio sulle ripartenze del Lecce, peccato che non gli riesca il contrasto sull'1-1.
Elmas 6: Potrebbe fare molto di più, ma si perde in dei valzer palla al piede che non hanno uno scopo. Molto generoso nel fare avanti e indietro. Nel finale sfiora il tris.
Lozano 6: Comincia male, perdendo palloni e facendo falli di frustrazione. Entra nell'azione dello 0-1, poi per tre volte arriva al tiro senza andare a bersaglio. Ottimo il rientro con chiusura in angolo al 60'.
Raspadori 5: Nel primo tempo si vede solo una volta, quando sciupa un contropiede alla mezz'ora dando un pallone lunghissimo a Kvara che era lanciato a rete. Nella ripresa, al 57', si gira bene in area ma non arriva al tiro.
Kvaratskhelia 6: Si accende a tratti, estraendo dal cilindro due grandi giocate per Di Lorenzo e Anguissa.
ENTRATI
Simeone 6: Una dozzina di minuti fatti bene, prima di uscire per infortunio.
Ndombele 6: Molte cose buone, sui cui spicca un taglio fantastico per Di Lorenzo.
Politano sv: Il triplice fischio gli nega un probabile gol a porta vuota.
Zerbin sv:
Olivera sv:
ALLENATORE
Spalletti 6: Il giudizio sulle partite di aprile andrebbe sospeso, perché è chiaro che con quel vantaggio in campionato, bisogna dosare bene le energie per la Champions. Il Napoli va con la seconda, ogni tanto ingrana la terza ma non sale mai più su. Tanto basta per vincere, con fortuna certo, ma vince. Peraltro qui a Lecce le big hanno sofferto un po' tutte. Il vero guaio è capire come inserire questo Raspadori nell'attacco azzurro, visto che a San Siro toccherà quasi certamente a lui.
