Ecco le parole dell'allenatore del Napoli.
"Serata più importante della mia carriera? Spero ce ne siano altre ancora più importanti. Però siamo ad un punto molto alto... parlo anche per i miei calciatori. Dobbiamo portare quella che è la nostra voglia e l'entusiasmo alla consapevolezza di dove possiamo arrivare. Quando arrivi ai quarti di Champions devi confrontarti con squadre proibitive. Se pensiamo che Napoli-Milan di campionato interessa solo alle due tifoserie, Napoli-Milan di Champions interessa a tutti gli appassionati nel mondo: i calciatori sono costretti a subire una cosa del genere".
"C'è una lavoro costante da fare una squadra per renderla forte, per non far differenze tra un campo migliore e un campo peggiore, per cercare sempre di vincere. E' una crescita per fare risultati importanti".
"Quanto pesa l'assenza di Osimhen? La forza di una squadra non è la somma dei singoli componenti, ma la somma delle qualità di chi va in campo, delle scelte che sanno fare i giocatori. Abbiamo fatto vedere di saper intraprendere e scegliere come giocare al di là di quella che è stata la formazione iniziale, per questo siamo riusciti a vincere partite anche senza Osimhen. Siamo qui anche per partite vinte senza di lui. Noi abbiamo tanti campioni in rosa, poi ci sono emotività e carattere che a volte possono spostare, ma per quanto mi riguarda conosco la squadra e so che domani farà di tutto per essere migliore del Milan".
Raspadori. "Vanno fatte delle valutazioni, oggi ha fatto un allenamento non profondissimo. Abbiamo ancora mezza giornata per decidere chi giocherà domani".
Su Maldini. "Non ho nulla da dirgli per la stima che ho di lui. Quando ero allo Zenit mi venne chiesto un profilo internazionale per dare forza e visibilità al club: feci il nome di Maldini, mi venne chiesto di contattarlo ma non accettò e loro erano disposti a tutto per averlo. Ho stima della persona, dell'uomo, del calciatore".
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