Un film già visto due anni fa e pure l'anno scorso. I concerti al San Paolo fatti durante il periodo estivo irritano il Napoli e riaprono le fratture con il Comune. Il tutto mentre ancora non è stata firmata alcuna convenzione tra club e istituzioni per l'utilizzo dell'impianto.
La gatta da pelare stavolta è il concerto di Nino D'Angelo del 24 giugno, e il conseguente timore da parte del Napoli che si possa rovinare il manto erboso dello stadio, che a metà agosto giocherà il preliminare di Champions (ricordate lo scorso anno cosa accadde dopo il concerto di Gigi D'Alessio?)
Ieri a Palazzo San Giacomo il dirigente del Napoli Alessandro Formisano si sarebbe lasciato andare a uno sfogo, riportato da Il Mattino: «Anche in questo caso l'assessorato allo Sport ha attribuito l'impianto senza nemmeno farcelo sapere o consultarci. Preciso che Nino è un amico, con il nostro manutentore verificheremo dopo il Concerto cosa fare. La stagione si aprirà molto presto con la Champions e il terreno di gioco è fondamentale».