Lo sliding-door dello svizzero Noah Okafor si è materializzato sul finire di gennaio. L'esperienza al Milan era ormai chiusa, ma quando sembrava certo il suo passaggio al Lipsia c'è stato il dietrofront del club tedesco (probabilmente per un contenzioso con l’agente sulle commissioni). A quel punto la sua situazione si è incastrata con i problemi del Napoli a trovare un vice-Neres, ed ecco che il mercato ha partorito le condizioni giuste per l'approdo in azzurro.
Okafor ha vissuto un anno e mezzo al Milan. Il primo è servito per ambientarsi, vedere il campo ogni tanto ed anche con esiti positivi, tutto sommato. Del resto fare il vice-Leao non è semplice.
Questa stagione invece è stata un mezzo disastro, anche come riflesso di quello che sta passando l'intero Milan.
Ecco perché l'occasione Napoli gli ha ridato entusiasmo. Diciamolo senza mezzi termini, la sta vivendo come una "botta di culo" che ti può capitare solo una volta nella carriera.
Per questo Okafor se la vuole giocare bene. S'è messo sotto con gli allenamenti, ha buttato giù qualche chilo e sta cercando di arrivare ad una condizione smagliante il prima possibile. Così, malgrado i giorni liberi concessi da Conte alla squadra, Okafor ha lavorato ugualmente a Castel Volturno.