Bus scoperti, festa Scudetto, date da cerchiare in calendario... Quanta stupidità (anche istituzionale) nell'ultima settimana.
Se qualcuno ancora non l'avesse capito, il Genoa ce lo ha fatto capire pareggiando 2-2 al Maradona: lo Scudetto non è per niente vinto, e una giornata che in teoria poteva avvicinarci al tricolore invece ci allontana un po'. Conserviamo un punto di vantaggio, ed è tanta roba, ma adesso la tremarella si farà più forte e di bonus non ne abbiamo più.
E per cortesia, prendere a calci in c**o di continua a parlare di feste Scudetto.
La sfida del Maradona è stata un'altalena di situazioni. Il gelo nelle vene quando Lobotka s'è fatto male (subito), l'euforia per il gol di Lukaku e per il raddoppio mancato. Poi il buio di venti minuti durante il quale il Genoa pareggia. La ripresa scoppiettante fino al bis di Raspadori e poi... quando tutto sembrava fatto, nell'unico tiro della ripresa il Genoa la pareggia.
Napoli sfortunato, ma pure poco connesso alla partita in certi casi.
FORMAZIONI UFFICIALI
NAPOLI - (4-4-2): Meret; Di Lorenzo, Rrahmani, Olivera, Spinazzola; Politano, Anguissa, Lobotka, McTominay; Lukaku, Raspadori. All. Conte
A disposizione: Contini, Scuffet, Gilmour, Neres, Okafor, Billing, Marin, Simeone, Ngonge, Hasa, Mazzocchi.
GENOA - (4-2-3-1): Siegrist, Sabelli, Otoa, Vasquez, Ahanor; Frendrup, Masini; Norton Cuffy, Vitinha, Messias; Pinamonti. All. Vieira
A disposizione: Leali, Sommariva, Aaron Martin, De Winter, Onana, Bani, Ekhator, Badelj, Kassa, Zanoli, Venturino
LA CRONACA. La vittoria "comoda" dell'Inter a Torino riporta azzurri e nerazzurri appaiati in vetta al triplice fischio del Maradona. Così Conte non può lasciare nulla al caso, e manda in campo il pur acciaccato Lobotka. Il tecnico azzurro ritrova anche Neres, che assapora la panchina dopo un mese di stop.
Il Genoa viene al Maradona sbarazzino e aggressivo, ma anche molto allegro in difesa. Dopo 3 minuti un lancio lungo crea un 2 contro 1 per gli azzurri, ma Spinazzola sbaglia il tocco in mezzo per Lukaku. Due minuti dopo Politano si accentra e dal limite fa la barba al palo. Al 9' cross di Anguissa, McTominey in rovesciata acrobatica alza di poco oltre la traversa.
All'11' però il Maradona viene gelato da una scena: Lobotka tocca palla a Meret e poi si ferma, alza la mano e si accascia a terra. Il "noooo" del pubblico dice tutto. Entra subito Gilmour.
Per qualche minuto il Maradona resta silenzioso, ma può esplodere al 16' quando McTominey imbuca profondo per Lukaku che si libera con una spallata di Vasquez e batte con un tocco morbido Siegrist, 1-0.
Il Napoli potrebbe bissare al 23', quando Politano e Di Lorenzo confezionano una bella palla per Raspdori che impegna Siegrist.
Dopo diverse occasioni e un gol di vantaggio, il Napoli commette l'errore enorme di sentirsi padrone del match, che invece cambia storia un pochi minuti.
Al 26' il primo campanello d'allarme: buco a sinistra dove Messiss si incunea, cross in mezzo e deviazione di Vitinha che taglia fuori Pinamonti, che era a due passi dalla porta. Passano due minuti e, su calcio di punizione battuto in mezzo, Pinamonti anticipa Olivera e va a centrare la TRAVERSA.
Al terzo tentativo però il Genoa segna: cross morbido di Messias sul palo lontano, Ahanor è solo soletto e di testa schiaccia sul PALO, la palla sbatte sulla coscia di Meret ed entra in porta, 1-1.
Il Napoli è gelato dal pari del Genoa, infarcito di giovanotti che corrono e sono molto reattivi e aggressivi. Gli azzurri invece sbagliano tanto (inguardabile Anguissa) e non riescono a costruire un'azione decente.
Almeno non corriamo altri rischi fino a quando non si va all'intervallo, dove si percepisce che il pubblico vorrebbe fischiare ma si frena per non creare altra pressione a una serata che si sta mettendo maluccio.
In avvio una botta da fuori di Lukaku dopo 2 minuti (respinge Siegrist) riaccende il Napoli e il pubblico.
Al 51' caparbia azione di Politano, cross in mezzo e flipper in area con Raspadori che spara tra le braccia di Siegrist.
Al 54' Politano imbuca per Di Lorenzo, cross basso smanacciato da Siegrist, Anguisa devia a rete ma Vasquez con un piede blocca il tiro e favorisce la parata del portiere.
Al 63' entra in scena l'uomo dei gol pesanti, Raspadori: raccoglie una imbucata di McTominey (grandissima azione), se la porta avanti e poi scarica un siluro tra palo e portiere, 2-1.
Al 67' McTominey prova a mettersi in proprio, impegnando il portiere con una sassata da fuori.
Al 72' Raspadori - cha desso ha più spazio centrale - avanza fino a dentro l'area, ma il suo tiro viene deviato in angolo.
Al 79' finisce la partita dell'attaccante italiano, entra Billing.
Sembriamo in controllo totale, e un contropiede solitario di Anguissa non porta esito perché il camerunese arriva spompato in area.
Ma all'84' cala il gelo. Al primo tentativo, il Genoa pareggia. Cross di Martin, Vasquez salta più alto di Olivera e Billing e fa 2-2.
Il Napoli si rovescia avanti (anche scriteriatamente) e Politano impegna Siegrist.
Al 93' Neres crossa per Blling che di testa manda di poco fuori.
Niente da fare, è 2-2.