Alla vigilia della partenza per la tournée statunitense, a marzo 2024, Spalletti disse la sua sulla questione Jesus-Acerbi (secondo la versione del brasiliano, gli diede del "negro" durante la partita Inter-Napoli), cercando di ammorbidire la posizione dell'interista: "Troppa pubblicità su questo caso, bisogna andarci piano, sono due bravi ragazzi. Per quello che mi ha detto Francesco non è un episodio di razzismo. Ma dobbiamo stare attenti a quello che facciamo. Anche quando lo denunciamo dobbiamo stare attenti. Juan Jesus? Non mi ha risposto al telefono. Abbiamo messo Acerbi in difficoltà perché per noi è un calciatore importante, ci dispiace dal punto di vista umano".
Fu un caso tipico di insabbiamento all'italiana, che vuole disinnescare ogni problema derubricandolo a cosuccia di campo (l'interista non venne mai sanzionato per mancanza di prove).
La Federazione del resto ha sempre indirizzato così la propria diallettica, basta ripensare a Plusvalopoli, Scommessopoli e altri casi in cui quando è stata costretta a intervenire lo ha fatto solo per "colpa" di altri.
Chissà se Spalletti oggi difenderebbe ancora Acerbi.