L'Italia allunga la collezione di figure di m**** Mondiali. Gli azzurri debuttano con un mortificante 3-0 in Norvegia, che praticamente ci condanna in partenza a giocarci la qualificazione alla rassegna Nordamericana agli spareggi. Il solo pensiero ci fa venire i sudori freddi.
Malgrado la Norvegia sia stata dipinta dai pomposi media Nazionali come se fosse uguale alla Francia o alla Spagna, resta pure sempre la Norvegia. Non saranno dei "salmonari" come direbbe Paolo Di Canio, ma non sono più che una buonissima squadra.
Ma questo tonfo tra i Fiordi era in parte annunciato, perché è stato accuratamente "preparato" da una gestione terrificante dei giorni precedenti, soprattutto da parte della Federazione che si è dimostrata incapace di prevenire e gestire alcuni episodi a dir poco sgradevoli.
Non s'era mia visto un CT che si fa vaffanculare da un 37enne, reduce peraltro da un'imbarcata record in finale di Champions. Se doveva essere il salvatore della patria uno come Acerbi (che venne protetto nel caso razzista con Juan Jesus), meno di un calcio in culo Mondiale non ci meritiamo.
Poi c'è quel genio di Spalletti, che già si porta sulla coscienza il pessimo europeo dell'anno scorso. Il CT ha deciso di rispondere alle defezioni in difesa con una scelta senza criterio: buttare nella mischia il debuttante Coppola nella partita più importante di tutte, dandolo in pasto a un certo Haaland. Non che il 21enne veronese sia stato la causa della sconfitta, anzi è stato pure uno dei migliori. ma se già ti trovi in emergenza e decidi di improvvisare un reparto mettendo assieme gente che ha fatto le presentazioni 5 giorni fa, è come giocare alla roulette russa e quindi significa che te la vai a cercare.
E infatti basta guardare i gol presi, imbarazzanti. Una difesa di burro: Sorloth, Nusa e Haaland hanno fatto quel che volevano.
Peraltro Spalletti aspetta 71 minuti per fare un cambio. Insomma per lui andava tutto liscio fino a quel momento. Il primo tiro? Al 92', una girata di testa di Lucca.