L'andazzo negativo si era capito già da qualche settimana, perché il "ripescaggio" forzato della Samp allo spareggio non faceva pensare a nulla di buono. La Salernitana, che chiedeva alla giustizia sportiva la salvezza diretta, ha dovuto aspettare un mese dopo la fine del campionato per giocarsi lo spareggio con i doriani.
Uno scenario che ha creato un clima tesissimo nel gruppo granata, mentre la Samp invece ha giocato con l'euforia di chi si è ritrovata una seconda chance inattesa tra le mani.
Il campo la partita non ha avuto storia: 2-0 all'andata e si era 0-2 anche al ritorno, ma poi i tifosi granata hanno cominciato a lanciare di tutto sul terreno di gioco. Soprattutto petardi e seggiolini. Doveri ha sospeso la partita una prima volta per circa 20 minuti, sperando che lo svuotamento dello stadio potesse consentire di concludere la partita. Ma dopo neppure 20 secondi dalla ripresa del gioco, un altro petardo lo ha costretto a chiudere definitivamente la partita. Sarà 0-3 a tavolino, ma poco cambia. La Salernitana finisce in serie C.
Complimenti a Iervolino, che ha completato l'opera di auto-distruzione: prese la squadra in Serie A e l'ha portata in LegaPro nel giro di 3 anni.