La questione stadio diventa un tema caldissimo, come mai prima d'ora. Se in questi ultimi anni le cose si erano trascinate tra botta e risposta senza alcun esito concreto, stavolta le cose sono diverse per via di un fatto nuovo: Euro2032. Un evento che porta soldi. Tanti.
Da una parte c'è il Comune, che vuole ristrutturare per l'ennesima volta il Maradona giusto per rispettare tutti i paletti per partecipare all'evento continentale.
Dall'altra c'è il Napoli che vorrebbe uno stadio moderno, senza pista e dove possa organizzare eventi e attività commerciali senza dover dare conto a nessuno.
Le due posizioni sono chiaramente inconciliabili.
Ma stavolta il Napoli ha fatto un passo nuovo, mai visto prima. Un comunicato ufficiale a firma dell'avvocato ARTURO TESTA, dopo l'incontro odierno tra UEFA, FIGC, SSC Napoli e Comune di Napoli.
Nella sostanza dice che il progetto del Comune fa acqua da tutte le parti, per cui il Napoli si propone di fare uno stadio per conto suo, dal quale ovviamente otterrà tutti i vantaggi diretti. Ma che porterà tantissimi vantaggi indiretti all'intera città. E che sarà pronto per Euro2023.
La strategia è mettere pressione al Comune per ottenere il via libera a realizzare il nuovo impianto nella zona vicino Poggioreale. In caso contrario, sarà il comune a prendersi la responsabilità della probabile esclusione di Napoli dalle città dell'Europeo.
Ecco il testo del comunicato.
"La riunione che si è tenuta tra UEFA, FIGC, Comune e SSCN, quest’ultima rappresentata dall’avvocato Arturo Testa, ha avuto un esito interlocutorio, non essendo stata assunta alcuna decisione. L'UEFA ha comunicato i rigorosi parametri richiesti per ospitare le gare dei campionati Europei di Calcio 2032, sottolineando la necessaria sintonia che deve sussistere tra Club e Comune per il buon esito del progetto. La SSCN ha espresso il proprio giudizio di inidoneità del Maradona ad ospitare Euro '32. Non è stato dato alcun OK di Uefa e FIGC al progetto del Comune, come scritto da alcuni organi di stampa. Dopo due anni di studi da parte dei tecnici incaricati dalla società, sono stati esclusi i presupposti di compatibilità per un investimento al Maradona. Anche gli interventi ipotizzati dal Comune, non soddisfacenti sotto il profilo della sostenibilità economico finanziaria degli stessi, non consentirebbero l’adeguamento agli standard che devono caratterizzare un impianto moderno. Il Napoli intende investire risorse proprie per la realizzazione di un nuovo impianto, in grado di ospitare anche Euro 2032. La società, in tal senso, ha individuato un’area degradata della città, dove la realizzazione di un nuovo stadio contribuirebbe, in modo significativo e senza oneri a carico della collettività, al piano di rinascita urbana della città".