Kevin De Bruyne ha rilasciato una lunga intervista ai microfoni di DAZN.
"Ho deciso dove avrei giocato soltanto un paio di giorni prima della firma. Abbiamo parlato tanto e alla fine non vedevo l'ora si risolvessero tutte le pratiche, perché a volte sistemare i contratti è difficile! Il Napoli e gli avvocati hanno fatto le loro cose... io ho dovuto solo aspettare. Da giovane non mi sarei mai aspettato di venire in Italia, e dopo tanti anni in Inghilterra ero felice, ma poi mi sono ritrovato nella situazione di avere davanti a me tante opzioni da molti posti nel mondo. Ho parlato con mia moglie, coi miei figli, con la famiglia insomma: ho avuto la sensazione che venire qui fosse la scelta migliore da tutti i punti di vista. Ho deciso così, sulla base delle mie sensazioni ed è difficile da spiegare perché tante squadre avevano dei bei progetti e altri aspetti positivi. Ho ritenuto che questa fosse la migliore opzione e opportunità per me e sono felice di aver scelto Napoli".
Le aspettative di tifosi verso King Kev. "Mi fa un po' strano... ma è anche bello! Sto lavorando duro per conoscere al meglio la squadra, iniziare a giocare col gruppo e acquisire knowhow, abituarmi alle strutture. Continuiamo ad allenarci per giocare bene e per provare a dare a squadra, club e tifosi altre annate positive. Speriamo di poter andare avanti ancora così".
Un sogno da realizzare. "...è difficile da dire, hai sempre grandi sogni quando fai il calciatore professionista. Ho sempre cercato di ottenere il massimo da me stesso. Voglio dimostrare di poter giocare ancora ad un buon livello e il sogno è sempre quello di poter raggiungere l'obiettivo massimo, anche se non so dirti qual è".
Napoli da Champions. "Sono in un club ambizioso, e tutti i grandi club hanno l'obiettivo di andare avanti in Europa e in campionato. Per la squadra sarà una cosa diversa rispetto all'anno scorso, perché non hanno giocato in Europa mentre quest'anno sì, abbiamo Champions e Serie A. Bisogna trovare l'equilibrio per gestire tutti gli impegni".
Su Conte. "E' un allenatore molto diretto, chiede tanto ai suoi giocatori e ti allena in un modo diverso rispetto a ciò a cui ero abituato, ha una diversa filosofia. Sto lavorando bene, mi sento molto bene anche se molto stanco. Ma è normale, è il ritiro estivo e penso che l'allenatore stia amalgamando i suoi schemi con la squadra. Se osservo dall'esterno, vedo come la squadra si allena, vedo il suo modo di lavorare e i suoi schemi, e avrò tempo per imparare tutto. Alla mia età capisci che te la puoi prendere un po' più comoda e non devi per forza imparare tutto in pochi giorni! Penso che mi sto inserendo bene con i compagni e ne sono molto felice. Senza fretta, decisamente no!".