Il presidente Aurelio De Laurentiis ha rilasciato un'intervista al Corriere della Sera.
“La cessione di Kvara era necessaria perché il suo procuratore minacciava di ricorrere all'articolo 17. Dopo la prima formidabile stagione del georgiano volevamo negoziare un rinnovo, arrivando a offrirgli una cifra molto importante. Ma il suo procuratore Jugeli aveva altri progetti... voleva strappare a un altro club un'altissima commissione per lui, oltre a uno stipendio a doppia cifra per Kvara. Alla fine del secondo anno contrattuale c'è stato l'Europeo in Germania ed io, Manna e Chiavelli siamo volati a Düsseldorf per risolvere la questione, ma Jugeli ha continuato a prendere tempo sostenendo che Giuntoli gli avesse promesso dei soldi che non erano stati corrisposti. Una bugia, non è stato difficile appurarlo. Avrei dovuto venderlo allora, il Psg aveva offerto più di 200 milioni per il pacchetto Kvara-Osimhen, ma avevo promesso a Conte di trattenerlo e non me la sono sentita”.
Poi aggiunge: «Cedendo Kvara e Osimhen avrei preso Gyokeres».
Sullo stadio. “Può essere pronto in quattro anni, in tempo per gli Europei. Un impianto da 65-70 mila posti, parcheggi per 9000 auto, zona Est della città. Però la legge sugli stadi dev'essere integrata da un tavolo in cui siano presenti tutti gli attori, e parlo delle soprintendenze che ne trovano sempre una, e della Corte dei Conti. Non ci si alza da quel tavolo finché non si è tutti d'accordo, ma poi si procede. Con i vari commissari non credo che si arrivi a nulla di concreto in brevissimo tempo”.