Il 6 settembre del 2004 Aurelio De Laurentiis completò l'acquisto del titolo sportivo del Napoli, appena fallito. Uscendo dal Tribunale parlò di una "nuova era, una nuova società... opereremo in modo tale che questa società possa ricreare un’immagine per il Napoli nel tempo e con il tempo sia forte e che dia soddisfazione ai suoi tifosi”.
Promesse mantenute. La sua impronta manageriale (bilanci in ordine, crescita graduale, acquisti di prospettiva e tante vendite con grosse plusvalenze) è stata in antitesi con la sempre più anacronistica visione del presidente mecenate-spendaccione. Ma alla fine ha avuto ragione lui. Ha capito prima degli altri dove stava andando il calcio. Ha fatto crescere il Napoli senza mai rinunciare alla sostenibilità.
Il Napoli fu costretto a ripartire dalla Serie C, dove rimase due stagioni. Poi però fu protagonista di una doppia promozione che lo riportò, definitivamente, nella massima serie. Ha rapidamente riportato il club in Europa dove l'ha tenuto per oltre un decennio. Ha vinto Coppa Italia e Supercoppa. Ma soprattutto, ha vinto 2 Scudetti.