L'avevamo sognata diversamente, questa serata. E invece il Napoli debutta con una sconfitta in Champions, col forte rammarico di non aver visto di cosa veramente siamo capaci percé giochiamo 11 contro 11 solo per un quarto d'ora, poi l'espulsione di Di Lorenzo di fatto ci ha reso uno "sparring partner" del City per circa 80 minuti (74 regolamentari più i due recuperi).
Un bel Napoli per un quarto d'ora. Un Napoli tutto cuore per tutto il resto del tempo.
Va be', tutto serve come lezione e come esperienza.
FORMAZIONI UFFICIALI:
MANCHESTER CITY: Donnarumma; Khusanov, Dias, Gvardiol, O’Reilly; Rodri; Bernardo Silva, Reijnders, Foden, Doku; Haaland.
Sostituti Trafford, Bettineli, Aké, Nico González, Savinho, Matheus Nunes, Bobb, Mukasa, Lewis, Mfuni.
NAPOLI: Milinkovic-Savic; Di Lorenzo, Beukema, Buongiorno, Spinazzola; Lobotka; Politano, Anguissa, De Bruyne, McTominay; Hojlund.
Sostituti: Meret, Ferrante, Gutiérrez, Juan Jesus, Gilmour, Neres, Olivera, Elmas, Vergara, Lucca, Ambrosino, Lang
Conte preferisce ancora Milinkovic-Savic, probabilmente per avere uno che sa calciare lungo bene e scavalcare così il pressing altro del City. Confermato Spinazzola terzino e, ovviamente, Hojlund centravanti.
La partita "vera" dura circa un quarto d'ora, durante il quale vediamo un Napoli sfacciato (pressing uomo su uomo) e con personalità.
In questo lasso di tempo, dopo un tiro di Rejnders da fuori area (8') che Milinkovic-Savic alza in angolo, è proprio il Napoli che va a un passo dal gol: al 16' calcio d'angolo, Beukema salta più alto di tutti e da 3 metri indirizza in porta, ma Donnarumma si supera e respinge.
Siamo contenti di quel che vediamo, ma al 18' c'è l'episodio che tutto cambia.
Su lancio lungo Buongiorno anticipa Haaland e rinvia, ma Rodri imbuca subito per il norvegese che ha un corridoio verso Milinkovic-Savic ma viene steso da Di Lorenzo, che dopo una revisione al VAR viene ESPULSO.
L'episodio dispiace doppiamente, visto che per rimediare all'inferiorità numerica Conte toglie proprio l'ex De Bruyne (che non fa una piega). Dentro Olivera, con Spinazzola dirottato a destra.
Chiaramente adesso è tutta un'altra partita, perché se a una squadra come il City regali anche un uomo in più, praticamente la palla non la vedi più.
Diventa un tiro al bersaglio, di fronte al quale il Napoli ci mette tanto cuore per reggere.
Al resto ci pensa Milinkovic-Savic.
Al 30' Rodri da fuori, il portiere azzurro la blocca.
Al 37' il duello si ripete: Rodri calcia al volo da fuori, Milinkovic-Savic in tuffo toglie la palla dell'angolino.
Al 40' Milinkovic-Savic devia in angolo un colpo di testa di O’Reilly, e su corner fa un mezzo prodigio su Dias.
Poco dopo Gvardiol sfiora il palo, da fuori.
Al 46' Silva fa ammattire Olivera e poi serve Rejinders sul dischetto del rigore, tiro indirizzato nell'angolino ma sbuca Politano che in scivolata corregge la traiettoria "tirando" centrale, con Milinkovic-Savic che blocca sulla linea (e Politano esulta come se avesse fatto gol).
Dopo il riposo, riprende il bombardamento.
Foden al 50' arriva nell'area piccola ma sbaglia la misura del diagonale, fuori.
Al 54' esce Politano, appena ammonito, entra Jesus. Passiamo a 5 in difesa.
Ma al 56' il fortino azzurro cade: Foden si inventa uno scavetto centrale, Haaland si inventa una palombella di testa, 1-0.
Subentra un po' di comprensibile scoramento tra gli azzurri, che sanno che difficilmente potranno riprenderla.
Al 64' Doku la chiude: si gira al limite, si incunea in area tra Beukema e Spinazzola e poi batte Milinkovic-Savic, 2-0.
A questo punto l'unico scopo è limitare i danni.
Entrano Gilmour, Neres ed Elmas, escono Anguissa, Hojlund, Lobotka.
Al minuto 73 il Napoli, dopo quasi un'ora dall'ultima volta che ci era riuscito, riesce a tenere palla per più di 30 secondi.
La cosa buona è che il City attacca ancora ma in modo sempre meno pressante, e questo ci consente di far scorrere il tempo senza altri danni.