Il tecnico azzurro Antonio Conte ha parlato dopo Napoli-Inter 3-1.
La reazione. “Abbiamo affrontato la squadra migliore che c’è in Italia, che ha una rosa fuori portata per tutte le altre. Abbiamo vinto nonostante le difficoltà, stiamo viaggiando con assenze importanti ed ora si è fatto male anche De Bruyne. Diciamo che non è un anno tanto fortunato, magari ci hanno mandato qualche sfiga addosso. L’Inter era venuta per ammazzarci, venivano da un grande momento, mentre noi eravamo in difficoltà. Noi però di morire non ne abbiamo voglia ed abbiamo fatto una partita tosta e gagliarda, facendo un’ottima prestazione nonostante le difficoltà. La vittoria di oggi ci fa capire che anche in mezzo alle difficoltà, quqnaod vogliamo possiamo sempre dire la nostra".
Lo sfogo. "A volte c'è mancanza di rispetto per chi lavora. In una settimana avete distrutto tutto. Noi dobbiamo viaggiare con l'elmetto in testa in mezzo a questi eccessi. Stasera che abbiamo vinto voglio farvi notare tutto quello che ci è capitato nelle ultime settimane, durante le quali abbiamo perso un giocatore dopo l'altro. Non possiamo ignorare che Lukaku non c'è da inizio campionato, che Rrahamani ha giocato solo 2 partite, che Buongiorno adesso è arrivato alal terza, che Lobotka manca da settimane, che Hojlund ha saltato la terza partita... non potete ignorare certe cose quando scrivete. Anche senza infortuni sarebbe stata una stagione complessa, ma con gli infortuni diventa ancora più complessa".
Sul PSV. "Dopo la sconfitta col City dissi che eravamo stati bravi a non perdere la testa e naufragare... col PSV invece abbiamo fatto l'errore che io non accetto: perdere la testa e a lucidità. Però nelle cadute bisogna essere bravi a imparare, capendo che non dobbiamo mai perdere lo spirito che ci ha sempre caratterizzato. Quello spirito che ci ha fatto vincere oggi contro una squadra che ha fatto 2 finali di Champions in tre anni, che veniva da 7 vittorie di fila e che poteva vincere più di uno Scudetto negli ultimi anni".
Il battibecco con Lautaro. "In questo tipo di partite può accadere. Mi preme ricordare che ho riportato l’Inter a vincere lo scudetto dopo 10 anni, togliendo il decimo successo consecutivo alla Juventus che sapere per me cosa vuole dire. A Lautaro gli faccio tantissimi auguri e va bene così”.
Il rigore per il Napoli. "La differenza è che loro appena possono mandano Marotta, mentre qui vengo sempre io. Non bisogna dare alibi a giocatori ed ambiente, io non lo avrei permesso ad un mio dirigente di venire a fare queste considerazioni. Che lasci le cose a chi gioca le partite, lo dico con tutto il rispetto. Così non va bene, mi sono sempre difeso da solo e non ho mai chiesto ai presidenti di farmi da papà con difese d’ufficio”.
Su Neres. "Ha giocato bene?... Allora vuol dire che ho fatto una mossa azzeccata... ah, mi fa piacere. Ma allora ho azzeccato anche Jesus a destra... bello. Mi fa piacere perché noi allenatori veniamo criticati per questo o quell'altro, ma poi ogni tanto per fortuna azzecchiamo qualche mossa. Su Neres dico che è stata una scelta felice per via delle caratteristiche, perché mettere Lucca in mezzo ad Acerbi e Bastoni era come servirglielo su un piatto d'argento, invece Neres spariglia un po'. Ma al di là dei singoli ribadisco che questi giocatori devono lavorare tutti e integrarsi, sapendo che c'è la squadra prima di tutto. Gli individualismi non mi piacciono e chi non si allinea va fuori".

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