Un Napoli con il fiatone cade per la terza volta di fila in una trasferta Champions (il Benfica vince 2-0), complicandosi di nuovo la strada verso la qualificazione.
Però ci sono due notizie buone: la prima è che al momento siamo ancora i playoff, la seconda è che quando si rigiocherà la Champions non avremo tutta questa emergenza. Perché è abbastanza evidente che giocare con gli stessi non è facile, e stasera era chiarissimo che di fronte c'erano una squadra con i polmoni freschi e una che ogni tanto aveva bisogno della bombola d'ossigeno.
FORMAZIONI UFFICIALI
BENFICA (4-2-3-1): Trubin; Dedic, Otamendi, Tomás Araujo, Dahl; Barrenechea, Ríos; Sudakov, Barreiro, Aursnes; Ivanovic. All. Mourinho.
NAPOLI (3-4-3): Milinkovic-Savic; Beukema, Rrahmani, Buongiorno; Di Lorenzo, Elmas, McTominay, Olivera; Neres, Hojlund, Lang. All. Conte.
Conte conferma il 3-4-2-1 e gli undici scesi in campo contro la Juventus, che però hanno due giorni di riposo in meno rispetto ai lusitani e inoltre sono sempre gli stessi che stanno tirando la carretta da circa un mese (per necessità). E' chiaro quindi che siano meno brillanti del Benfica, cosa che Mourinho cerca di sfruttare subito.
I lusitani infatti fanno molta densità nella nostra tre quarti, impedendoci una costruzione "tranquilla" e ordinata.
Noi ci mettiamo del nostro, commettendo degli errori in serie.
All'11' ci facciamo trovare scopertissimi da un semplice pallone filtrante, Aursnes se ne va in 2 contro 1 e mette Ivanovic solo davanti a MiliSavic, ma per nostra fortuna gli tira addosso.
Al 18' però è proprio MiliSavic a sbagliare un passaggio in area e regalare una palla d'oro ad Aursnes, che ancora una volta è generoso e spara fuori.
Al terzo "tentativo" però riusciamo a farli segnare: è il 19' quando viene messo un pallone in area azzurra senza grandi pretese, ma una carambola McTominey-Dhal regala praticamente un assist d'oro a Rios che la sfiora appena e fa 1-0.
Soltanto verso metà primo tempo il Napoli entra in partita, anche perché il Benfica abbassa un po' il ritmo feroce che aveva avuto in avvio.
Al 26' primo lampo Napoli con uno scambio rapido Hojlund-Neres, il brasiliano serve in area Lang ma troppo tardi, quando ormai è offside (l'olandese comunque sbaglia).
Al 29' occasionissima: Lang crossa bene sul palo lontano, Di Lorenzo arriva di testa e anticipa l'avversario, ma spedisce di un pelo fuori.
Al 38' Neres va via sul fondo e crossa morbido, McTominey "ruba" il colpo di testa a Olivera (che era piazzato meglio) e mette fuori.
Dopo l'intervallo, Conte fa subito due cambi: Politano e Spinazzola per Beukema e Olivera.
Il Napoli parte anche benino, più vivace, ma di fatto al primo affondo il Benfica raddoppia: Rios non viene seguito da McTominey e arriva in area, crossa basso per Barreiro che di tacco batte un MiliSavic non impeccabile, 2-0. Il gol è il manifesto della differente freschezza fisica tra le due squadre, perché i tre giocatori coinvolti arrivano sempre prima sul pallone degli azzurri che li marcano.
Il raddoppio ci toglie anche quel briciolo di energie che ci restava. Conte toglie Buongiorno per Jesus.
Per rivedere un tiro dobbiamo aspettare il 70', quando Neres chiama in causa Trubin.
Al 73' entra Lucca per Lang.
Il Napoli si piazza nella metà campo del Benfica, ma appena facciamo un errore loro ripartono veloci e Pavlidis costringe MiliSavic alla parata.
Entra anche Vergara (81') per Elmas, ma non cambia nulla.

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