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Milik: «Sto bene, la mia svolta è stata con l'Atalanta. Le voci di mercato non mi disturbano. Ancelotti sa gestire lo stress»

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Il bomber azzurro Arek Milik ha rilasciato un'intervista al portale SportoweFakty: «Il Napoli è il miglior club in cui ho giocato. Sento sempre il sostegno dei tifosi, e li ringrazio. Vivo fuori la città, ho i miei posto preferiti, i miei ristoranti preferiti».

SUL MERCATO. «Le voci su Piatek, Cavani o altri non mi importano. Io sto bene, sono felice di giocare con continuità, segno e faccio assist. Ma posso migliorare col destro o con la testa. Sto migliorando tanto. Posso dare sempre di più al Napoli».

SUL LUNGO CALVARIO. «Con il tempo le ferite guariscono. Dopo le operazioni stavo tanto tempo in palestra, l'obiettivo era rafforzare le gambe per evitare nuovi incidenti. Per un attaccante, la ricostruzione fisica è la cosa più importante. Mi ha aiutato tanto anche Ancelotti. Se un giorno l'allenamento era stancante, il giorno dopo era più flessibile».

SUI GOL DECISIVI E MANCATI. «Quando sono tornato a Bergamo, mi sono ricordato che ci giocai prima dell'infortunio, e mi venne un'emozione stana... Sono andato in panchina, poi entro e segno. È stata la svolta della mia stagione. Purtroppo è andata diversamente a Liverpool. Dopo la partita, in hotel, Ancelotti si è avvicinato e mi ha detto di non pensarci troppo. Aveva ragione. Il calcio è questo: non possiamo riflettere troppo sul pazzato. In quel momento pensavo alla partita successiva col Cagliari: segnai al novantesimo su punizione... Le tiro da quando ero all'Ajax. Restavo in campo a fine allenamento per esercitarmi. Purtroppo al Napoli per due anni non ho avuto la possibilità di dimostrarlo».

ANCELOTTI. «Non avevo mai lavorato con un allenatore che non urla mai. A volte alza il tono della voce, ma si spegne subito. Carlo è un uomo calmo. Basta un suo sguardo per gestire lo stress. In campo siamo liberi di inventare. Non bada in modo eccessivo alla tattica. Ci aiuta a tirare fuori qualcosa in più».

SULLA RAPINA. «Da allora non rischio più. Non mi sono mai sentito minacciato a Napoli, quell'episodio non ma influenzato. Non ci sono stati traumi, ma mi sono sentito strano per alcuni giorni. Sono rimasti scioccati di più la mia famiglia e la mia ragazza che era in auto con me. Ho sempre cercato di stare attento, i miei compagni mi avevano spiegato queste situazioni, ma in quel momento ho dovuto dar via il mio orologio. Da allora non lo indosso più e neppure loro: lo facciamo solo in posti sicuri».



RINNOVO. «I negoziati non sono ancora iniziati, ma lo faremo presto. Oggi non c'è nulla, ma considero l'idea di rinnovare. Qui sto bene e mi concentro sul presente. Uno degli obiettivi era la Coppa Italia, purtroppo abbiamo perso col Milan. Non sottovalutiamo l'Europa League, vogliamo arrivare in alto».


RISULTATI
26.04
Frosinone
Salernitana
3 - 0
27.04
Lecce
Monza
1 - 1
27.04
Juventus
Milan
0 - 0
27.04
Lazio
Verona
1 - 0
28.04
Inter
Torino
2 - 0
28.04
Bologna
Udinese
1 - 1
28.04
Atalanta
Empoli
2 - 0
28.04
NAPOLI
Roma
2 - 2
28.04
Fiorentina
Sassuolo
5 - 1
29.04
Genoa
Cagliari
3 - 0
CLASSIFICA
1
Inter
89
2
Milan
70
3
Juventus
65
4
Bologna
63
5
Roma
59
6
Atalanta
57
7
Lazio
55
8
Fiorentina
50
9
NAPOLI
50
10
Torino
46
11
Monza
44
12
Genoa
42
13
Lecce
36
14
Cagliari
32
15
Verona
31
16
Frosinone
31
17
Empoli
31
18
Udinese
29
19
Sassuolo
26
20
Salernitana
15
PROSSIMO TURNO
05.05
Milan
Genoa
05.05
Monza
Lazio
05.05
Empoli
Frosinone
05.05
Roma
Juventus
05.05
Verona
Fiorentina
05.05
Torino
Bologna
05.05
Cagliari
Lecce
05.05
Udinese
NAPOLI
05.05
Sassuolo
Inter
05.05
Salernitana
Atalanta