Malcuit 6.5: Buona gamba e buone intenzioni. Il suo andare su e giù costringe Perisic a star sulle sue. Bravo a seguire l'azione del tris, e dare un cioccolatino a Ruiz. Piccolo appunto: in difesa molte volte continua a non tenere bene la linea. Un suo errore provoca il rigore. Deve migliorare.
Albiol 6.5: L'unica pecca è il rigore che commette su Icardi. Non scopriremo davvero mai quanto ha pesato la sua assenza per i 3 mesi clou della stagione.
Koulibaly 7.5: Comincia con un giallo su Politano che gli costerà la squalifica, come era successo il 26 dicembre a San Siro (là poi scatto addirittura il rosso). L'ammonizione immediata però non lo condiziona, visto che entra tosto quando c'è bisogno e disputa una partita stratosferica. Al 67' fa una "parata" eccezionale... usando la testa, incredibile. Ancelotti concede anche a lui la standing ovation.
Callejon 6.5: Perfetto il cross che manda Mertens in rete. Si vede poche volte (soprattutto nel primo tempo) in posizione molto avanzata, per il resto corre come un matto a tamponare.
Allan 6.5: Stravince il duello con Nainggolan. Ammonito, anche lui salterà la trasferta di Bologna. Da stasera può pensare alla Copa America.
Zielinski 7: Stappa la partita con un siluro da quasi 30 metri. Bravissimo nel dosare i tempi di avanzata e attesa.
Fabian Ruiz 7: Apparecchia per il gol di Zielinski e quando ha palla al piede dimostra tecnica e intelligenza. Bomber spietato quando Malcuit e Mertens lo mandano in porta. Deve correggere un difetto: si intestardisce a dribblare quella volta di troppo (lo fa spesso nel primo tempo).
Mertens 7: Si muove tanto e si dà da fare, anche se nel primo tempo la palla buona gli capita mezza volta soltanto. Nella ripresa sciupa un buon contropiede, ma poi con uno stacco da urlo segna il raddoppio. Innesca la rete del 3-0 e lancia Ruiz per il poker. Esce acclamato dal San Paolo.
ENTRATI
Insigne sv:
Younes sv:
Luperto sv:
ALLENATORE
Ancelotti 7: Il Napoli fa cose semplici ma le fa, e pure bene: pressing, gioco ragionato quando serve e ripartenza quando serve. Se non bastava la classifica a dirlo, lo scontro diretto certifica la superiorità assoluta degli azzurri sull'Inter. E dire che erano proprio i nerazzurri a dover fare punti.
di Stefano Mastronardi