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De Laurentiis: «Real Madrid? Nessuno è imbattibile, vincere sarebbe eroico. Tra me e Sarri c'è grande sintonia»

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Il presidente del Napoli Aurelio De Laurentiis ha rilasciato una lunga intervista a "BeIN Sports". Eccone alcuni stralci.
«La mia entrata nel mondo del calcio fu molto particolare. Era il 2004 e stavo a Los Angeles per un film con Angelina Jolie e Jude Law. Finito lì sono andato a Capri, della quale sono cittadino onorario. Aprii un giornale e lessi una cosa incredibile: il Calcio Napoli non esisteva più. Là c'era passato Diego Armando Maradona, fallire era uno scherzo della natura. Così mi informai subito sui pretendenti che avrebbero potuto comprarlo, e mi attivai per prenderlo io senza sapere che l'avrebbero fatto ripartire dall'inferno delle serie minori. Misi 32 milioni, solo per avere un pezzo di carta visto che non c'era nulla. Pure lo stadio era del Comune, e ce lo diedero solo la mattina della partita. La Lega mi diede una mano facendomi partire dalla Serie C1, e passai da Hollywood a piccoli paesini dove mi volevano ammazzare e ci sputavano in testa. Devo aggiungere che l'amico Galliani del Milan mi prestò due calciatori come Abate e Pozzi».

«Real? Nessuno è imbattibile, e il Napoli è cresciuto moltissimo, anche se il nostro fatturato forse è un quarto di quello del Real. Ma forse il Napoli ha più fame del Real Madrid che ha vinto di tutto e di più e viene dal titolo dell'anno scorso. Per il Napoli vincere sarebbe un atto eroico: ci sono certe partite che valgono più di un intero campionato. A me farebbe piacere anche per i tifosi. Regalare dei sogni è nel mio DNA di produttore cinematografico».

«Cristiano Ronaldo? All'Europeo ha fatto capire che fuori dal campo riusciva a motivare i suoi compagni. E' un fuoriclasse, non averlo contro sarebbe il top del top».

Sui tifosi. «Loro hanno un concetto che capisco, ma è antico: "Il calcio siamo noi". Il fatto è che il calcio moderno non si basa più sui frequentatori assidui dello stadio, perché in giro per il mondo noi abbiamo 4 milioni e mezzo di tifosi. Lo stadio si è virtualizzato, e anche il mondo del calcio e dei tifosi si sta trasformando. Tra dieci anni avremo stadi da 10-15mila posti».

Juve e Higuain. «La Juventus l'anno scorso ci ha dato una grande possibilità per lo scudetto, visto che erano partiti molto male. Ma è inutile guardare alla Juve, che ha un fatturato inavvicinabile. Quest'anno secondo me siamo anche più forti di allora, perché dopo l'addio di Higuain bisognava ritornare ad un gioco di squadra. Magari l'incidente occorso a Milik è stato anche opportuno, visto che Sarri avrebbe potuto fare l'errore di considerarlo l'ideale erede in tutto di Higuain e lavorare solo su di lui. Noi invece abbiamo bisogno di far lavorare la squadra intera».

Ancora su Higuain. «La sua famiglia è divisa: il padre e Gonzalo sono più sentimentali, il fratello Nicolas e la madre sono più commerciali. All'aeroporto di Venezia gli feci una proposta di innalzamento di uno stipendio già alto, e si ritennero sufficientemente soddisfatti. Però Nicolas verso gennaio ha iniziato a dire 'tu non hai una squadra forte' ed era l'anno in cui ha fatto il record di gol. Gli rispondevo sempre che non avesse fiducia nel fratello, lo offendeva e Nicolas diceva che Gonzalo... non voleva giocare con uno che sta facendo benissimo in azzurro. Gli dissi 'credi che il giocatore da solo faccia risultati?'. Alla fine nonostante l'offerta nostra fosse superiore è andato in bianconero. Magari avrà pensato alla vittoria della Champions, glielo auguro dopo averlo augurato prima a me (ride, ndr)».

Su Sarri: «Quando l'ho scelto in città non l'hanno presa bene soprattutto dopo che non abbiamo fatto risultati nelle prime tre partite. Assieme a Giuntoli lo convincemmo ad usare il 4-3-3, gli dicevamo che il trequartista vero non c'era e che aveva un tridente offensivissimo. Con grande capacità, Sarri s'è messo a giocare così e le ha vinte una dopo l'altra. Con Maurizio c'è una forte sintonia, Sarri è uno stakanovista che ha in testa solo il campo. Non pensa a moglie, amici o figli».

«Maradona? Ha un problema con il fisco italiano, e se io gli faccio un contratto divento perseguibile, un fuorilegge. Prima di tutto risolva il suo problema, poi mi piacerebbe fare tanti Napoli nel mondo, tutti guidati dalla creatività di Maradona».



RISULTATI
06.12
Inter
Como
4 - 0
06.12
Sassuolo
Fiorentina
3 - 1
06.12
Verona
Atalanta
3 - 1
07.12
Cagliari
Roma
1 - 0
07.12
Cremonese
Lecce
2 - 0
07.12
Lazio
Bologna
1 - 1
07.12
NAPOLI
Juventus
2 - 1
08.12
Udinese
Genoa
-
08.12
Pisa
Parma
0 - 1
08.12
Torino
Milan
-
CLASSIFICA
1
NAPOLI
31
2
Inter
30
3
Milan
28
4
Roma
27
5
Bologna
25
6
Como
24
7
Juventus
23
8
Sassuolo
20
9
Cremonese
20
10
Lazio
19
11
Udinese
18
12
Atalanta
16
13
Cagliari
14
14
Parma
14
15
Torino
14
16
Lecce
13
17
Genoa
11
18
Pisa
10
19
Verona
9
20
Fiorentina
6
PROSSIMO TURNO
12.12
Lecce
Pisa
13.12
Torino
Cremonese
13.12
Parma
Lazio
13.12
Atalanta
Cagliari
14.12
Milan
Sassuolo
14.12
Udinese
NAPOLI
14.12
Genoa
Inter
14.12
Fiorentina
Verona
14.12
Bologna
Juventus
15.12
Roma
Como