Malcuit 6: Una scivolata a vuoto propizia la tripla occasione del Verona al 17'. Lazovic lo lascia sul posto diverse volte. Una sua bella apertura innesca il gol dell'1-0. Nella ripresa cresce molto.
Manolas 6.5: Cattivo e senza fronzoli, con diversi anticipi pregevoli.
Koulibaly 6: Becca un giallo dopo 3 minuti, ma non se ne fa condizionare.
Di Lorenzo 6.5: Soldato disciplinato e voglioso. Va a sinistra e anche se spinge di meno, comunque si rende insidioso un paio di volte. In difesa è sempre presente e concentrato.
Allan 6.5: Gioca tantissimi palloni, prendendosi forse troppi rischi tenuto conto delle sue doti di palleggiatore. Però si suda la maglia dall'inizio alla fine.
Fabian Ruiz 6.5: Firma l'assist per il gol di Milik, sfiorando anche la soddisfazione personale. Rimane la sensazione che sia molto sacrificato in un centrocampo a due.
Insigne 6: Gara difficile da decifrare. Diverse giocate interessanti, ma spesso sembra non sapere che fare nella posizione di seconda punta arretrata. Anche per questo cerca di spostarsi sempre a sinistra, nella sua "confort zone". Firma l'assist su punizione per Milik.
Milik 7.5: Ci sono due Milik contro il Verona. Quello spaesato e molliccio che sta in campo mezz'ora, e quello che scende in campo dopo il minuti 35, quando firma un gol da centravanti vero e si accende. Tanto che nella ripresa ne fa un altro. Non sarà mai un campione ne' un fuoriclasse, ma rivederlo fare il centravanti per davvero è una gioia. E toglie il Napoli da un bel po' di difficoltà ...
ENTRATI
Zielinski 6: Entra e si guadagna la punizione da cui nasce il raddoppio. Entra col piglio giusto.
Mertens sv: La rincorsa a Maradona si stampa sul palo (quarto legno stagionale per lui).
Llorente sv: Entra, tiene su la squadra che impegna Silvestri.
ALLENATORE
Ancelotti 6.5: Il risultato premia le sue scelte, ma ammettiamo che al minuto 35 eravamo molto contrariati dallo spettacolo in campo, e anche adesso non siamo proprio entusiasti di questo Napoli. Però è evidente a tutti che molti dei problemi azzurri sono soprattutto nella testa dei giocatori, vista la metamorfosi del Napoli dal momento dell'1-0.
