Meglio accantonare i sogni Champions e sperare almeno di acciuffare un posto in Europa League, perché anche per quello si fa dura.
Alla Dacia Arena il Napoli gioca un tempo nella metà campo avversaria senza però tirare mano una volta. Basta un tiro invece per beccare gol. Nella ripresa si rovescia all'attacco e la pareggia. Almeno abbiamo capito quali sono gli uomini su cui si può ancora puntare e chi invece è drammaticamente imbrigliato nell'involuzione, perché senza Zielinski, Di Lorenzo e perfino Mario Rui e Callejon questa partita non la riprendevi. Chi invece delude tremendamente sono Insigne, Mertens, Fabian, tutti lontani parenti di quelli di qualche mese fa.
Contrariamente alle chiacchiere da bar che si sono lette in questi giorni, Ancelotti punta su tutti i big: ci sono infatti Callejon, Mertens, Insigne, Koulibaly e Fabian Ruiz.
Si rivede anche un terzino sinistro di ruolo, Mario Rui. In attacco confermato Lozano.
UDINESE (5-3-2): Musso; De Maio, Ekong, Nuytinck; Ter Avest, Fofana, Mandragora, De Paul, Stryger; Okaka, Lasagna. A disposizione: Perisan, Nicolas, Sierralta, Opoku, Walace, Pussetto, Nestorovski, Becao, Barak, Teodorczyk. Allenatore: Gotti.
NAPOLI (4-3-3): Meret, Di Lorenzo, Manolas, Koulibaly, Mario Rui, Callejon, Fabian Ruiz, Zielinski, Insigne, Lozano, Mertens. A disposizione: Ospina, Karnezis, Maksimovic, Luperto, Hysaj, Elmas, Gaetano, Leandrinho, Younes, Llorente. All. Ancelotti
A Udine si vede una novità in fase offensiva, visto che giochiamo col 3-5-2. Di Lorenzo rimane infatti bloccato accanto a Manolas e Koulibaly, e sono lui e Kalidou a dover portare il primo contrasto sulle ripartenze friulane. La tattica si rivela anche giusta, perché l'Udinese non fa praticamente nulla, se non in un caso (che ahinoi ci costerà caro).
Se tirassimo anche in porta parleremmo di gara dominata, e invece...
Invece non è così, perché in costruzione siamo un pianto.
Con gli attaccanti piccoli bisognerebbe andare di fraseggio stretto e rapido. Ma non c'è l'uomo in grado di dettare il passaggio buono per gli attaccanti, che invece vengono cercati con i cross. Per l'Udinese, che gioca con un 4+1 in difesa (un uomo segue fisso Mertens), diventa facilissimo frustrare ogni tentativo azzurro.
Il Napoli, durante 45 minuti in cui è pressoché sempre nella metà campo altrui, chiude senza neppure un tiro!
Però finiamo sotto. Già perché il vizietto di difendere a kakkio non lo perdiamo. Al 31' c'è un angolo per noi, Mario Rui crossa una ciofeca e la palla arriva a Fofana, che parte e si fa 50 metri indisturbato, imbuca profondo per Lasagna (con Koulibaly totalmente fuori posizione) e l'attaccante tanto apprezzato da Giuntoli infilza Meret, 1-0.
Si passa al 4-2-3-1, visto che non c'è più nulla da perdere: Lozano si allarga a sinistra, Mertens dietro la punta centrale, mentre Di Lorenzo adesso ha licenza di avanzare.
Adesso almeno si vedono i tiri. Da una incursione del terzino nasce il primo (49'), ma Fabian dal limite sparacchia fuori. Lo spagnolo centra la porta 3' dopo, ma è un tiro facile per Musso.
Dopo un'ora altro cambio: fuori Lozano, dentro Younes.
La pressione frutta il pareggio, giusto. Al 68' fa tutto Zielinski, che dopo una percussione centrale, sfrutta un contrasto Mertens-Fofana, prende palla e dal limite con un rasoterra preciso beffa Musso, 1-1.
Finalmente il Napoli si accende e si lancia all'assalto, a costo di correre il rischio di perderla.
Mertens schiaccia il tiro ma non trova la porta (70').
Di Lorenzo pennella benissimo per Llorente che da due passi spara in bocca al portiere (77').
Younes sfiora a traversa dal limite (82').
Llorente - su cross di Di Lorenzo - gira al volo un cross ma manda fuori (86').
Ma non serve a nulla.