Un punto o niente poco cambia, ma se è vero che perdere (ancora) così fa male, proviamo a vedere il buono: il Napoli che aveva dato segnali già confortanti con l'Inter, ne dà ancora di più contro la Lazio. Gioca bene, regge in difesa e poi nella ripresa addirittura comanda la partita; centra il solito palo, costringe Strakosha ad almeno due paratone e tutto sommato non concede granché alla lanciatissima Lazio.
Solo un errore, e costa carissimo.
Amen.
Il tecnico ripropone la squadra vista lunedì scorso contro l'Inter, con l'eccezione di Ospina tra i pali. Di Lorenzo quindi ancora centrale, con Hysaj terzino destro. Trio di centrocampo Alla, Ruiz e Zielinski, in attacco Callejon, Milik e Insigne.
FORMAZIONI
LAZIO (4-3-3): Strakosha; Luiz Felipe, Acerbi, Radu; Lazzari, Milinkovic-Savic, Lucas Leiva, Luis Alberto, Lulic; Caicedo, Immobile. A disposizione: Guerrieri, Proto, Bastos,, Patric, Silva, André Anderson, Berisha, Cataldi, Jony, Adekanye, Correa. All. Inzaghi
NAPOLI (4-3-3): Ospina, Hysaj, Di Lorenzo, Manolas, Mario Rui, Fabian, Allan, Zielinski, Callejon, Milik, Insigne. A disposizione: Karnezis, Daniele, Luperto, Tonelli, Elmas, Gaetano, Llorente, Lozano. All. Gattuso
Aspettarsi un Napoli spavaldo contro l'irresistibile Lazio di questo periodo (9 vittorie di fila fino a oggi) era da folli, a maggior ragione tenuto conto delle assenze. Sarebbe stata un'imbarcata sicura.
Gli azzurri invece cercano saggiamente di essere ordinati, ma soprattutto attenti a non perdere palloni velenosi o lasciare spazio al contropiede, anche a costo anche di palleggiare a lungo in modo stucchevole.
L'attenzione difensiva è sottolineata anche dalla grande partecipazione dei due esterni d'attacco, che spesso e volentieri finiscono sulla linea dei difensori.
Tuttavia, questo sforzo sfiancante in copertura viene pagato in fase d'attacco, dove il Napoli fatica tantissimo a costruire qualcosa, anche se non concede niente dietro.
Per 40 minuti così si sonnecchia, tra una palla persa di Fabian Ruiz nella nostra area sulla quale lo stesso Ruiz rimedia (25'), una punizione di Insigne che Strakosha alza oltre la traversa (28') e una bella azione personale di Allan (33') conclusa alta.
La Lazio - che soffre la mancanza di Correa - si accende un po' soltanto nel finale di primo tempo.
Al 43' Immobile tira dopo un mezzo liscio di Mario Rui, ma Ospina e Di Lorenzo salvano ad un passo dalla linea; poco dopo Milinkovic dal limite impegna il portiere colombiano.
Ma il Napoli adesso concede anche qualche spazio in più alla Lazio.
La partita si apre, a beneficio dello spettacolo.
Inzaghi toglie l'evanescente Caicedo inserendo Cataldi, con Milinkovic che avanza vicino Immobile.
Al 67' il Napoli costruisce la più ghiotta palla gol fino ad allora, ma centra il suo immancabile PALO settimanale con un gran tiro a giro di Zielinski.
Al 76' altra occasione Napoli: Insigne si incunea da destra e tira in diagonale, costringendo Strakosha alla deviazione in tuffo.
C'è stato più Napoli che Lazio, ma gli azzurri sono artisti nel farsi male da soli, e all'81' regalano la partita alla Lazio. Ospina prova all'83' un dribbling su Immobile, che gli soffia palla e tira, Di Lorenzo prova a respingere sulla linea ma la spinge dentro. Assurdo.
Gattuso mette Llorente ed Elmas per Allan e Callejon.
Si gioca il tutto per tutto.
Milik all'85' prova un gollazo dai 30 metri, ma Strakosha mette in angolo.
Ospina nega a Immobile il raddoppio.
Al 90' Strakosha fa una paratona su tiro al volo di Insigne.
Al 92' un colpo di testa di Llorente è destinato in gol, ma sbatte sulla faccia di Lulic.