Hysaj 7.5: Sontuoso. Ronaldo tira per la prima volta al 90', quando Sarri l'aveva tolto dalla sua zona di guardia perchè lì non riusciva neppure a trovare un varco. Solo una volta CR7 riesce a liberarsi di lui e andare via. Si concede anche il lusso di un tunnel a Matuidi.
Manolas 7: Mette l'elmetto e fa la guerra per 90 minuti.
Di Lorenzo 6.5: L'unico errore lo commette al 90', sul gol di CR7. Ma glielo passiamo, anche perchè ricordiamoci che centrale non è. Prima aveva messo benissimo in offside Higuain (sul gol annullato alla Juve).
Mario Rui 6.5: Fantastica la chiusura al 39' su Dybala. Fa un attentato alle coronarie dei tifosi all'82 con un retropassaggio delirante a Meret. Per il resto è sempre attento e combattivo.
Demme 6.5: Ordinato, gioca sempre semplice e se c'è da mordere le caviglie lo fa con piacere. Fin troppo, visto il giallo che becca al 30', che poi spingerà Gattuso a tirarlo fuori (che forse si somma alla fatica dei durissimi 90 con la Lazio).
Zielinski 7: Il gol di rapina cambia la storia della serata e la indirizza a nostro favore. Anche lui è disciplinato nel sacrificarsi.
Callejon 6.5: Il cross per Insigne è la cosa migliore della serata, in fase offensiva. La partita era comunque decisamente più improntata alla fase difensiva, dove fa tutto benissimo.
Milik 6: Solo contro gli altri. Spesso perde, talvolta vince. Però la solitudine non lo abbatte, anzi si dà da fare.
ENTRATI
Lobotka 6: Rileva Demme e i suoi compiti. Meno bene, ma vabbe'...
Elmas 6.5: Dà il via all’azione che porta al raddoppio.
Llorente sv
ALLENATORE
Gattuso 7: Ha ereditato una squadra colabrodo, che per giunta ha i difensori infortunati, eppure batte la Juve concedendogli tre tiri, tutti dal 70' in poi. Gli piace il calcio propositivo e organizzato, ma non se ne frega nulla se di fronte alla contingenza deve mettersi col 4-5-1. E' proprio così che imbriglia il calcio "bollicine" di Sarri, facendolo sfiatare come una lattina di Coca Cola aperta da 15 giorni. Al resto ci pensa Insigne, anche lui rinato con la cura Ringhio.
di Stefano Mastronardi