La questione stipendi rimane ancora avvolta nel fumo grigio. Nel corso dell'assemblea della Lega Serie A che si è svolta nel pomeriggio di venerdì, ancora non è stata raggiunta un'intesa, perché come vi abbiamo detto nei giorni scorsi le parti rimangono distanti.
L'Assocalciatori ha già respinto la proposta della sospensione dei pagamenti per quattro mesi, perché dal suo punto di vista bisognerebbe in questo caso anche automaticamente chiudere ogni attività e chiudere quindi anzitempo la stagione. Invece i club vogliono tagliare, ma poi magari anche giocare tra un mesetto.
Il presidente AIC Damiano Tommasi in proposito è chiaro:
"Qualsiasi riduzione, spostamento o sospensione degli stipendi dipenderà anche dall'eventuale ripresa della stagione in corso. I calciatori sono disponibili a fare la loro parte, ma se dall'altra parte non c'è qualcuno disposto a fare la propria vuol dire che stiamo sbagliando qualcosa. Bisogna capire che tutti in questa fase dovranno perderci qualcosa".
La controproposta dell'AIC è tagliare quello per quanto effettivamente non è stato giocato, solo il mese di marzo. Poi in seguito si taglierà eventualmente anche altro.
L'AIC ha comunque lasciato spazio ai singoli club, di contrattare direttamente con i giocatori eventuali tagli, come ha fatto la Juve.