Serie A, ecco la decisione: playoff e playout in caso di stop. Criterio matematico solo la terza scelta

Prima scelta: finire il campionato regolarmente. Seconda scelta: playoff e playout. E se proprio non sarà possibile tutto questo, allora entrerebbe in ballo la matematica.
In questo ultimo caso peraltro, non ci sarà assegnazione del titolo di Campione d'Italia, a meno che non sia già maturata l'aritmetica certezza di aver vinto. In sostanza, se per ipotesi a una giornata dalla fine si dovrà sospendere tutto, se la prima in classifica avrà 4 punti di vantaggio, gli verrà dato lo Scudetto.

Ecco la decisione maturata nel Consiglio Federale avvenuto oggi.
Passa quindi la linea Gravina e non quella della Lega Serie A, che aveva chiesto il blocco delle retrocessioni.

Al momento non sono state definiti eventuali criteri per i play-off e play-out (comunque brevi, quindi con numero ridotto di squadre). Le modalità verranno definite dallo stesso Consiglio Federale all’atto del provvedimento di sospensione. In tal senso è stata data delega al presidente federale e ai due vice presidenti.

Arrivano inoltre le ufficialità per questo finale di stagione ed anche su come verrà affrontata la prossima. Nel comunicato odierno dopo il Consiglio Federale sono state rese note anche le date della sessione estiva ed invernale di calciomercato: "Il Consiglio Federale ha stabilito i termini di tesseramento per la prossima stagione sportiva: dal 1° settembre al 5 ottobre 2020; dal 4 gennaio al 31 gennaio 2021".

SERIE B e C. Approvati all’unanimità anche la disputa di playoff e playout in Serie B.
Infine Monza, Vicenza e Reggina sono state promosse in Serie B, prime nei rispettivi gironi di Serie C al momento dello stop dei campionati.