Chiariamo subito una cosa. Di questa partita l'unica traccia nei ricordi sarà il risultato. Tutto il resto vale meno di zero perché è peggio del primo calcio di agosto, quando in campo vanno degli atleti palesemente fuori forma o appesantiti dalla preparazione. Che devono ancora ritrovare confidenza col pallone.
Però almeno il calcio d'agosto ha i tifosi, stavolta non ci sono manco quelli.
Inutile quindi stare a fare troppe discussioni sull'aspetto tecnico e tattico del match, perché tra una settimana Napoli e Inter saranno già molto diverse da quelle viste oggi, e tra due settimane ancora di più.
Ma prima che questo accada, c'è comunque una Coppa Italia da vincere. Sarebbe un modo per ribaltare una stagione disgraziata sotto tutti i punti di vista.
Le scelte intriganti di Gattuso sono state Politano, preferito nell'undici iniziale a Callejon, ed Elmas che scalza Allan a centrocampo.
FORMAZIONI UFFICIALI
NAPOLI (4-3-3): Ospina; Di Lorenzo, Maksimovic, Koulibaly, Hysaj; Elmas, Demme, Zielinski; Politano, Mertens, Insigne. A disposizione: Meret, Karnezis, Allan, Mario Rui, Callejon, Fabian, Llorente, Lozano, Luperto, Ghoulam, Younes, Milik. All. Gattuso.
INTER (3-5-2): Handanovic; Skriniar, de Vrij, Bastoni; Candreva, Barella, Brozovic, Young; Eriksen; Lukaku, Lautaro. A disposizione: Padelli, Berni, Gagliardini, Sanchez, Moses, Sensi, Ranocchia, Asamoah, Borja Valero, Esposito, Pirola, Biraghi. All. Conte
Il successo dell'andata - già smorzato dal fatto di giocare il ritorno senza pubblico e dopo 3 mesi di stop - viene annullato definitivamente dopo 2 minuti, il tempo che impiega Ospina per commettere una papera facendosi passare un angolo di Eriksen tra le gambe, 0-1.
L'Inter nel complesso gioca meglio ed è molto più reattiva (l'esempio lampante è al 27' quando Candreva recupera 3 metri a Koulibaly su uno scatto). Soprattutto sulle fasce affonda maledettamente facile, perché Di Lorenzo e soprattutto Hysaj sono quasi sempre in affanno.
Ma è un piccolo lampo di un Napoli in difficoltà , e al 31' Ospina con la mano devia un colpo di testa insidioso di Lukaku.
Tre minuti dopo errore di Rocchi, che grazia Young che andava espulso dopo un fallo netto su Politano (il secondo, dopo essere stato ammonito sul primo quasi identico).
Al 39' Ospina cambia ancora una volta la storia del match. Prima compie un miracolo su Candreva, pochi secondi dopo rilancia lungo e millimetrico per Insigne, che scappa via alla grande e serve un assist perfetto per Mertens che solo soletto insacca, 1-1 in tre passaggi.
Nella ripresa si ha la chiarissima sensazione che l'Inter paghi lo sforzo enorme della prima mezz'ora. Prova a salire ma lo fa con maggiori difficoltà , e non pressa più alto come faceva prima.
Il Napoli così trova maggiori spazi per dialogare bene, e Insigne mette i brividi ad Handanovic al 54' (fuori di poco).
Ma sta per cominciare una nuova partita, perché la fatica si accumula nelle gambe di tutti e le 5 sostituzioni possono stravolgere le due squadre in campo.
Comincia Gattuso al 64': dentro Fabian e Callejon, fuori Elmas e Politano.
Risponde Conte al 72', che ne cambia addirittua tre. I due esterni (visto che Young e Candreva sono sfiniti) mettendo dentro Biraghi e Moses, e anche Lautaro rilevato da Sanchez.
Al 73' altro cambio Napoli: fuori Mertens, dentro Milik.
Il cambi ridanno linfa all'Inter per gli assalti finali. Ancora una volta la riscossa passa per i due esterni.
Al 75' primo vero rischio della ripresa, quando Sanchez si gira in area e in diagonale fa la barba al palo.
Un minuto dopo Ospina deve respingere un siluro di Eriksen dai 30 metri su punizione.
All'81' ancora un prodigio di Ospina su Eriksen da 8 metri, poi Moses ci grazia sparando alto.
Poi un colpo di testa di Lukau finisce alto.
A questo punto (84') Gattuso si gioca gli ultimi due cambi. Dentro Younes e Allan, fuori Zielinski e Insigne.
Conte risponde (87') con Ranocchia per De Vrji e Sensi per Eriksen.
Il finale si gioca solo nello spicchio di area azzurra, fino al 95' quando il triplice fischio di Rocchi ci manda in finale.