In cambio del 10%, i fondi verseranno circa un miliardo e mezzo, e potranno decidere le strategie commerciali. Questo dovrebbe cancellare tutto quell’apparato burocratica che frenava ogni svolta in passato.
L’obiettivo è raddoppiare i ricavi provenienti dai diritti tv per colmare il gap con gli altri campionati. L’idea è quella di allargare l’offerta per i diritti tv anche a società diverse da Sky e DAZN che al momento operano, di fatto, in esclusiva
Il presidente della Lega Serie A, Paolo Dal Pino, ha commentato così questa decisione: “Abbiamo deliberato di lavorare alla costituzione di una media company in partnership con i private equity”, ha detto Dal Pino. Le offerte in gara sono quella del consorzio guidato da Cvc e quella del consorzio che fa capo a Bain Capital , interessati a entrare nella newco a cui verranno trasferiti i diritti tv del campionato. “Con loro approfondiremo una serie di tematiche nei prossimi giorni, come il piano industriale e altri aspetti. Ci saranno riunioni di comitati tecnici e poi fisseremo la data dell’assemblea”, ha aggiunto.
“Le condizioni (per giungere a un accordo) a noi sembra che ci siano tutte. Sono proposte con due strutture diverse (..) preliminarmente devono essere affrontati e risolti alcuni temi”, ha aggiunto.
A chi gli chiedeva se ci potrebbe essere una newco anche senza la presenza dei private equity, Dal Pino ha ribadito che la media company “è la soluzione”.
Durante l’incontro con i giornalisti il presidente della Serie A ha sottolineato il problema che la chiusura degli stadi sta creando ai club.
“Il sistema è a rischio collasso (..) senza le entrate da stadio l’effetto sui club è dirompente”, ha detto.