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Napoli sotto accusa mentre il brillante Protocollo continua a mietere contagi: 30 positivi in Serie A

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Lega e Figc erano così presi dalla smania di mostrare il loro potere nella vicenda Juve-Napoli ("decidiamo noi, non la ASL di turno"), da non vedere quello che è sotto gli occhi di tutti: malgrado il loro rigidissimo protocollo, i casi di contagio in serie A continuano a crescere.

Finché eravamo nel pieno dell'estate, quando le squadre erano nel mini-ritiro e quindi fisiologicamente bloccate nella loro "bolla-ritiro", i contagi erano pochi e sporadici. Per lo più un souvenir che i giocatori si erano portati appresso dalle vacanze. E soprattutto non c'erano partite nei paraggi. Insomma c'era tempo e modo per isolare i positivi e valutare con calma tutti gli altri che erano stati a rischio contagio.

Ma da un paio di settimane la situazione ha evidenziato che quel protocollo estivo non funziona più, e ha provocato il focolaio nel Genoa.
Il Napoli, che più di tutti si era avvicinato a quel Genoa versione "bomba virale" (che poi è puntualmente esplosa), ha lanciato l'allarme già il lunedì successivo alla partita con i rossoblù.
De Laurentiis non ha aspettato l'intervento della ASL (che poteva avvenire solo in caso di contagio, quindi molti giorni dopo, da venerdì pomeriggio) per chiedere di fermarsi e non giocare con la Juve. Ha cominciato dal lunedì stesso. Ha fatto telefonate, mandato messaggi. Ripetiamo, ben prima che potesse entrare in ballo la ASL.
Del resto proprio ADL era in qui giorni in attesa di avere finalmente il tampone negativo che lo liberasse dal Covid dopo alcune settimane di positività.

Gli hanno rotto le scatole perché - senza sintomi - si era presentato in riunione di Lega a contagiare gli altri. Doveva starsene e casa. Però per i giocatori non vale lo stesso discorso. No, loro no. Anche se capita il positivo, tutti gli altri devono andare in campo comunque, anche se ci sono stati a contatto fino a 36 ore prima. Chissenefrega se il periodo di incubazione può durare anche giorni, le squadre non possono avere il privilegio di aspettare di capire quanti contagi hanno, basta che 2 giorni prima della partita i tamponi siano ancora negativi e si gioca.

Ed ecco il risultato di questo brillante protocollo: 30 giocatori di serie A positivi al Coronavirus. In pratica una squadra intera, compreso riserve e "tribunari".
Ceppitelli, Cerri (Cagliari)
Behrami, Biraschi, Brlek, Cassata, Criscito, Destro, Lerager, Males, Marchetti, Melegoni, Pellegrini, Perin, Pjaca, Radovanovic, Schöne, Zajc, Zappacosta (Genoa)
Bastoni, Nainggolan, Gagliardini, Radu (Inter)
Duarte, Gabbia (Milan)
Elmas, Zielinski (Napoli)
Balde (Sampdoria)
Barak, Gunter (Verona)


RISULTATI
07.11
Pisa
Cremonese
1 - 0
08.11
Juventus
Torino
0 - 0
08.11
Lecce
Verona
0 - 0
08.11
Como
Cagliari
0 - 0
08.11
Parma
Milan
2 - 2
09.11
Atalanta
Sassuolo
0 - 3
09.11
Bologna
NAPOLI
2 - 0
09.11
Genoa
Fiorentina
2 - 2
09.11
Roma
Udinese
2 - 0
09.11
Inter
Lazio
2 - 0
CLASSIFICA
1
Inter
24
2
Roma
24
3
Milan
22
4
NAPOLI
22
5
Bologna
21
6
Juventus
19
7
Como
18
8
Sassuolo
16
9
Lazio
15
10
Udinese
15
11
Cremonese
14
12
Torino
14
13
Atalanta
13
14
Cagliari
10
15
Lecce
10
16
Pisa
9
17
Parma
8
18
Genoa
7
19
Verona
6
20
Fiorentina
5
PROSSIMO TURNO
22.11
Cagliari
Genoa
22.11
Udinese
Bologna
22.11
Fiorentina
Juventus
22.11
NAPOLI
Atalanta
23.11
Verona
Parma
23.11
Lazio
Lecce
23.11
Cremonese
Roma
23.11
Inter
Milan
24.11
Torino
Como
24.11
Sassuolo
Pisa