DE LAURENTIIS: «La salita dalla B e la festa Scudetto su Lungomare i due momenti top. Ecco come cambierei il calcio...»

Il presidente Aurelio De Laurentiis è intervenuto a Radio CRC alla vigilia di Natale.

"Finisce un anno dove abbiamo vinto due trofei. Mi era capitato già con Benitez ma erano due allori diversi, stavolta abbiamo eguagliato Maradona, anche se nessuno sarà mai grande come lui, però abbiamo vinto Scudetto e Supercoppa. Con Maradona ci ho lavorato e mi son divertito, era uno scugnizzo... mi raccontava tante cose straordinarie".

"Natale a Riad? Quella me l'hanno mandata quella grafica! Fantastica!"

Il periodo festivo. "La Supercoppa è il nostro regalo di Natale... In questo periodo a Napoli è festa continua...si comincia il 24 e si finisce il 6 gennaio. Ci sono tavolate enormi... noi eravamo più di 100 persone in famiglia e giocavamo a tombola e al mercante in fiera! Al 7 e mezzo, mia nonna ci regalava le famose 500 lire in argento, che oggi sono introvabili. Ce ne regalava una ogni anno d'età e noi nipoti, che eravamo tantissimi, ce le giocavamo al 7 e mezzo! Straordinario anche il mercante in fiera, oggi ho scritto a Tommaso Bianchini: "Stampiamo il mercante in fiera coi giocatori del Napoli e delle leggende azzurre!". Con una cena col mercante in fiera, con il primo premio in beneficenza e altri premi ai fortunati che vinceranno. Bianchini la cavalcherà subito quest'idea! Io avevo una fortuna a 7 e mezzo incredibile!

Il momento più bello a Napoli. "La salita dalla Serie B alla Serie A è stata indimenticabile, una cosa che ti segna. Nel cinema ho avuto tanti successi ogni anno, ma quando vedi i tifosi napoletani sparsi per il mondo godersi questo senso di rivincita e soddisfazione, bhe' quello è un godimento che non ti può dare nessun'altra situazione. Ogni volta che penso ai 70 milioni collegati durante la parata scudetto sul Lungomare... quello dà la dimensione dell'importanza".

Le istituzioni del calcio. "Chi gestisce il calcio non ha ancora capito la modernità. Sono legati alla poltrona, pensano solo a come essere rieletti. Non pensano che distruggono un gioco facendo giocare troppo. Se sbagli un menu di una cena volendo strafare, rischi di mandare la gente a casa con gli incubi! A noi stanno facendo venire gli incubi degli infortuni".

Un modello diverso. "I calciatori sono dei dipendenti purtroppo e bisognerebbe cambiare il rapporti di lavoro. Dovrebbero essere dei liberi professionisti. Loro sono come delle aziende. Va regolamentato il potere degli agenti, il calcio vive per i tifosi. Se lo devono mettere in testa. L'NBA resta il modello da seguire. Il nostro sistema dimostra che c'è qualcosa che non funziona. Non si può sempre essere Real Madrid o Barcellona. Noi abbiamo un sistema medievale, dove abbiamo dei grandi signorotti che comandano il calcio. E pensano che ad un certo punto, la loro rieleggibilità passa attraverso riforme che fanno sorridere. Dare un voto come a San Marino fa molto ridere. Qui il problema è che tutti vogliono aggiungere e nessuno vuol levare".

"I nostri calciatori, pagati da noi, vengono dati alle nazionali con una leggerezza incredibile. Dovrebbero essere i club a decidere se possono andare o meno. Non interessa nulla ai signori del calcio quel che è l'interesse dei tifosi. Bisogna riappropriarsi anche di ciò che è stato stabilito da Veltroni e Platini al tempo, le nostre son società di capitali. Non è come anni fa con una gestione pubblica, no! Dobbiamo farlo capire a chi ci governa. Se vai in giro nel mondo della politica, son tutti tifosi! Chi più, chi meno. Poi il Governo non fa nulla per dire se il calcio non funziona, troviamo le soluzioni giuste. Aboliamo la Melandri, diamo la possibilità di fare impresa pure. Non mi puoi imporre regole che mi limitano, il Governo italiano da trent'anni mette solo ostacoli affinché il calcio italiano possa esser forte, sorridente e proponente e assolutamente vincente in Europa. Questo è gravissimo".

I diritti tv. "Noi quest'anno avremo un grosso problema, che dio ci protegga da una défaillance di DAZN! Io da anni dico: "Allo stadio i biglietti li vendiamo noi?", sì. E allora perché allo stadio virtuale ce li facciamo vendere da altri? Questo non porta da nessuna parte. E la Lega fa finta di nulla".

"Cosa ci auguriamo per il 2026? Per il 2026 noi ci dobbiamo assolutamente dotare di salute, salute, salute. E un bel corno contro gli iettatori! Buon Natale ai tifosi e a chi soffre negli ospedali, soprattutto ai bambini. Un bacio a tutti loro!".