David Lopez parla in diretta su KissKiss della sua esperienza a Napoli.
CONTINUITA'. «Penso che la partita della Supercoppa contro la Juve ci ha fatto acquisire quella fiducia di cui avevamo bisogno».
APPROCCIO. «Quando sono arrivato non c'è stato un approccio positivo perché se già cambiare squadra e paese è difficile, figurarsi se anche la gente ti accoglie male e con gli insulti. Non è stato affatto semplice. Ma grazie alla famiglia e allo staff del Napoli le cose poi sono cambiate».
CHIEVO. «Dobbiamo fare attenzione a essere coperti perché poi abbiamo le qualità offensive per fare gol. Loro sono una squadra compatta che si chiude e non sarà facile segnare, per questo la prima cosa importante è non far segnare gol a loro e poi farne almeno uno noi».
SECONDO POSTO. «Non dobbiamo pensare a prendere la Roma, dobbiamo guardare partita dopo partita e dopo vediamo».
BENITEZ. «Lui mi ha aiutato tanto a inserirmi sia come linguaggio che come tattica, mi ha reso di sicuro le cose più semplici. Lui è uno dei motivi per cui ho deciso di venire a Napoli e mi auguro senza dubbio che resti ancora a Napoli».
COPPA. «Contro l'Inter dovremo essere bravi a sfruttare il fattore campo, si gioca su gara secca e noi dobbiamo essere sempre capaci di vincere le partite in casa».
NAZIONALE. «E' il sogno di tutti i calciatori, ma non è un pensiero che posso fare in questo momento. Ora penso solo al Napoli».
DIFFERENZE. «Il calcio italiano è molto tattico, si pensa soprattuto a fermare l'avversario, in Spagna invece il gioco scorre via più veloce».
COMPAGNI. «Siamo in tanti a centrocampo e siamo tutti coinvolti anche perché le partite sono tante e c'è spazio per tutti».
LEADER. «Higuain è senza dubbio un leader, lui c'è sempre nei momenti difficili. A me ha aiutato molto nel mio inserimento perché a livello linguistico era più facile comunicare e mi ha dato molti consigli».
MENTALITA'. «Noi dobbiamo vivere sempre partita dopo partita, questo deve essere il nostro pensiero e provare a vincere sempre».
NAPOLI, CIBO E NAPOLETANI. «Mi sono ambientato benissimo, la città è bellissima. Tra paella e pizza scelgo la pizza perché mi piace di più. Poi amo molto la mozzarella di bufala. I napoletani sono gente di cuore, quello di cui hai bisogno te lo danno. E poi sono attaccatissimi alla loro squadra».
TIRO DA FUORI. «Si l'occasione è chiara provo il tiro, ma altrimenti provo a far girare al palla perché magari si apre uno spazio per far tirare un compagno».
SCELTA. «Ci sono tanti fattori che mi hanno fatto scegliere Napoli, sia il progetto, sia l'ambiente».
HECTOR MORENO. «E' bravissimo, di sicuro ha un futuro molto buono. E' difficile trovare un difensore centrale mancino, ce ne sono pochi nel calcio».
MODELLI. «Xavi Alonso, Busquets... per dirne un paio, ma comunque sono diversi quello che ho preso come esempio».