Antonella Leardi, la madre di Ciro Esposito, ha rilasciato un'intervista a Il Mattino. Eccone un estratto: «Voglio fare, ancora una volta, un appello ai giudici: Ciro Esposito poteva essere il figlio di chiunque. Quando lui avrà giustizia ogni italiano l'avrà. E' stato un agguato, non una rissa tra tifosi. Finchè le indagini saranno condotte con cura e rettitudine, io continuerò ad avere fiducia nella giustizia e in coloro che devono farla rispettare. L'avvocato di De Santis può dire ciò che vuole. Fa il suo lavoro. Noi dobbiamo attenerci alle testimonianze. Tutti hanno visto che mio figlio si avvicinò all'autobus dove c'erano donne e bambini per difenderli da De Santis. Sono cose che mi ha detto Ciro quando era in ospedale. Quando iniziò a ricordare ed era ancora lucido scuoteva il capo, dicendo "i bambini piangevano e urlavano. Non si può essere sparati per una partita di calcio. Non si può...". Inoltre, quando seppe degli altri due feriti, Gennaro Fioretti e Alfonso Esposito, commentò con ironia: "Mo' quello uccideva a tre scemi", riferendosi a De Santis».

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