«L'ultimo gradino, quello che trasforma un campione in un fuoriclasse, sembra il più basso, il più agevole, e invece è il più ostico. Come conferma Higuain, splendido centravanti, ma ancora una volta incompleto». E' questo il commento di Gazzetta riguardo Higuain, che ancora una volta fallisce nelle occasioni che contano. «Ha sbagliato il gol della vita nelle finale mondiale con la Germania e quelli della qualificazione in queste due semifinali. Pippo Inzaghi era meno forte di lui, ma aveva la grazia magica dell'inesorabilità: decideva nei momenti più importanti. A naso, ce l'ha anche il giovane Morata. Il Pipita no. Il paragone tra i due ex Real spiega i destini di Juve e Napoli. Ma non solo. Benitez non ce li ha guerrieri trascinanti come Bonucci, Chiellini, Vidal, Tevez… Il Napoli, troppo abituato a scaricare colpe sui fattori esterni, ricco di gente che medita di andarsene (Benitez, Higuain… ) non ce l'ha l'orgoglioso spirito di lotta e appartenenza che ha consentito alla Juve di sopravvivere nell'inferno del Bernabeu. Peccato che in finale ci sia «solo» la Juve. Ma forse è giusto così».

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