A Palazzo San Giacomo si è tracciato il futuro del San Paolo. Era presente anche ADL, ma è stato soprattutto l'assessore allo sport Ciro Borriello a illustrare le due questioni più spinose: i concerti e la pista d'atletica. Riguardo al primo sono state date rassicurazioni al Napoli circa la salvaguardia del prato del San Paolo. Per quello che riguarda la pista d'atletica Borriello ha rassicurato che se questa non dovesse far parte del progetto del nuovo Stadio San Paolo, verrebbe individuata una nuova area a Fuorigrotta dove poter costruire una nuova pista d'atletica finanziata dallo stesso De Laurentiis, per permettere agli atleti di allenarsi.
I tempi? La prima tranche potrebbe durare tre anni con la squadra che continuerebbe a giocare dentro l'impianto. Il nuovo San Paolo potrebbe non avere la pista d'atletica, mentre sul campo verrebbero “allungati†i settori distinti e tribune dall'anello superiore fino alle aree adiacenti il terreno di gioco. La volontà è anche quella di eliminare i settori inferiori delle due curve per installare due maxischermi (che potrebbero essere i più grandi del mondo in uno stadio di calcio) che proietterebbero immagini della gara, replay e messaggi degli sponsor. Ancora da definire lo spazio retrostante i due monitor, vista, per normativa, l'impossibilità di inserire attività commerciali all'interno dello stadio si sta pensando di realizzare delle gallerie espositive. Verranno inoltre riprogettati anche gli spogliatoi e gli spazi sottostanti il terreno di gioco. Anche la copertura verrà ridisegnata con un materiale innovativo, più leggero ma altamente resistente per alleggerire i carichi sulla struttura dell'impianto. Il San Paolo potrebbe aver così un nuovo volto, totalmente innovativo.

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